tag:blogger.com,1999:blog-55865845092946475722024-02-19T06:49:28.988+00:00ogni giorno italianoQuesto è uno strumento per usare la lingua italiana, ma anche per approfondire qualsiasi argomento di nostro interesse, e commentare inoltre quanto presentato a lezione da chi vi partecipa.
Il blog va curato, nel senso che se non lo alimentiamo con le nostre opinioni e informazioni, perde senso.
Perciò saranno benvenuti tutti gli interventi di qualsiasi tipo! Nessuno vi interromperà correggendo il vostro italiano, non abbiate paura.Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.comBlogger109125tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-29038882206255904992013-10-23T09:43:00.002+01:002013-10-23T09:43:31.272+01:00CONTATTIAMO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaXCg_O_jGpCBMrmU_CoboLyi2GQuTgH9hJpvMWheBT4ONDKwAKhhdAA_fo9igmV9Iajyx3feOAewxeCcXxdoh7J7S60PEE0HOtgq_qVNqBcsftQJh3D_o7Apk9YOWiDZ1l_3XDzg2iNQ/s1600/arrivederci.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaXCg_O_jGpCBMrmU_CoboLyi2GQuTgH9hJpvMWheBT4ONDKwAKhhdAA_fo9igmV9Iajyx3feOAewxeCcXxdoh7J7S60PEE0HOtgq_qVNqBcsftQJh3D_o7Apk9YOWiDZ1l_3XDzg2iNQ/s400/arrivederci.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Restiamo in contatto sul nuovo blog. <a href="http://contattiamo.blogspot.com.es/">Contattiamo!!</a>Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-63646967622490567802013-09-11T21:34:00.001+01:002013-09-11T21:38:43.085+01:00rientro a scuola<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4VDpe8wUlutHB6O47S6D_PxxFdn2frZ9SQzkjQ1JVvm_yiFX_80dJ2_A3sKv-0SkqnfqwzDmFh40_Qef4h1oYjU_LDYtkrRJPqKzAtYrbcygb14zX0Onlqa0U8Pi2aZpTNMLbUYaDNc8/s1600/scuola.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4VDpe8wUlutHB6O47S6D_PxxFdn2frZ9SQzkjQ1JVvm_yiFX_80dJ2_A3sKv-0SkqnfqwzDmFh40_Qef4h1oYjU_LDYtkrRJPqKzAtYrbcygb14zX0Onlqa0U8Pi2aZpTNMLbUYaDNc8/s320/scuola.jpg" /></a></div>
Chissà se anche voi vi sentite come i ragazzi del <a href="http://www.youtube.com/watch?v=dxRDaFwDmOo">video</a> che vi proponiamo, o se invece non vedete l'ora di riprendere il contatto con l'italiano, senza il quale ormai non potete più andare avanti.
NON DIMENTICATE DI FARE L'ISCRIZIONE ENTRO IL 20 SETTEMBRE!! La rete a volte collassa, ma non desistete. Vi aspettiamo presto per il 2 ottobre.
E, se proprio non resistete, potete sbirciare sulla <a href="http://www.eoi-bilbo.net/es/departamento.php?Departamento=Italiano&Id_Departamento=6&Id_Seccion=226">web della EOI</a>, la nuova sitografia suggerita. Ogni occasione è buona per imparare, sicuramente più che sui banchi di scuola.
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-7402382157141562742013-06-13T17:49:00.005+01:002013-06-13T17:51:10.602+01:00le piccole cose che odio e amo di tePubblichiamo un omaggio ad Anastasia, la nostra lettrice, che ci ha accompagnate pazientemente e con passione durante questo corso, realizzato da studenti e studentesse di livello B1 <br />
<br />
<em><span style="font-size: large;">Le piccole cose che odio di te</span></em><br />
<br />
Ti chiederei di allontanarti presto da me<br />
<br />
per tutte le piccole cose che odio di te.<br />
<br />
Addiritura, non mi sembra che siano poche<br />
<br />
Se vieni a vedermi con le mani così sporche<br />
<br />
Se per strada parli tante volte ad alta voce,<br />
<br />
non pensare di fare con me un viaggio di nozze.<br />
<br />
E se hai l’idea di controllarmi tutto il giorno,<br />
<br />
prometto che metterò la mia testa nel forno.<br />
<br />
Di solito, dal tuo corpo esce un gran calore,<br />
<br />
non sarebbe male senza quello strano odore.<br />
<br />
E non posso immaginare un peggiore disagio<br />
<br />
Di quello che sento sempre che mi togli il calcio.<br />
<br />
Sì, riconosco che la tua mamma cucina bene,<br />
<br />
ma non posso essere più infelice quando viene.<br />
<br />
Non volevo, cara mia, una coppia di tre;<br />
<br />
neanche le piccole cose che odio di te.<br />
<br />
<br />
<br />
B1.2 gruppo 491<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><em>Le piccole cose che amo e odio di te</em></span><br />
<br />
Per amarti amore mio<br />
<br />
devi sapere ascoltarmi<br />
<br />
con la tua generosità,<br />
<br />
tranquillo, con pazienza,<br />
<br />
ah che bellezza!!<br />
<br />
Lascia da parte l’egoismo,<br />
<br />
a me piace il senso dell’umorismo.<br />
<br />
Non essere così quadrato,<br />
<br />
ti preferisco un po’ matto.<br />
<br />
Non dimenticare l’attenzione,<br />
<br />
ma attento, un po’ d’immaginazione,<br />
<br />
così caro mio ti amerò,<br />
<br />
con o senza parrucchino.<br />
<br />
B1.2 gruppo 491 (Dedicato ad Anastasia)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-61851195787955524182013-06-05T12:05:00.000+01:002013-06-13T17:02:02.067+01:00GEMELLAGGIO BALMASEDA e SAN SEVERINO<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT9AILzgo_mEDQXoQNQs0XxMt-jQ2e1WsLi7M-jqMBLP2ZVEud2AiCfVhaTwIooe29Q-yLQ7-FTmr51Pu7cSw28xz5ea8iIe7Tj5xnbPcUL7tXW_ULPYd3ktj-aiB0Yr1q5hTa5BchUN4/s1600/san+severino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" cya="true" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT9AILzgo_mEDQXoQNQs0XxMt-jQ2e1WsLi7M-jqMBLP2ZVEud2AiCfVhaTwIooe29Q-yLQ7-FTmr51Pu7cSw28xz5ea8iIe7Tj5xnbPcUL7tXW_ULPYd3ktj-aiB0Yr1q5hTa5BchUN4/s320/san+severino.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
Per concludere la serie di ricerche dei rapporti italo baschi elaborate da studenti e studentesse del gruppo C1, vi proponiamo queste informazioni sul gemellaggio tra Balmaseda e San Severino, cittadina delle Marche. Sentite un po'. Il gemellaggio fra entrambe le città ha avuto luogo in seguito alla celebrazione dell’VIII Centenario della Fondazione della Villa di Balmaseda, in Bizkaia nell’anno 1999. In quell’anno, è stato proprio il Comune di Balmaseda a cercare ogni tipo di evento per festeggiare questo anniversario. Quindi, considerando la sua peculiarità di importante città medievale, la Commissione per gli eventi festivi ha cercato dei rapporti con altri paesi e trovato alla fine San Severino, nella regione delle Marche, in Italia, con cui si sono messi in contatto. Tutte e due le città vengono messe in relazione per il nome del santo, San Severino appunto che, padrone, per quanto riguarda la Villa di Balmaseda, dà il nome alla località italiana, anche per la sua importanza all’epoca del medioevo. Da sottolineare tra i numerosi festeggiamenti, il Mercato Medievale a Balmaseda, che ancora oggi si celebra annualmente, e al quale ha partecipato, appena si sono gemellate il primo anno le due città, una rappresentazione di San Severino Marche, con il gruppo "Palio dei Castelli", che si è esibita nel tiro con l’arco, ecc. Esempio dell’intercambio più recente, il viaggio a San Severino della Coral Kolitza, di Balmaseda. Non viene voglia anche a voi di proporre qualcosa del genere tra la vostra città o il vostro paese e una località italiana? Che proporreste?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS7KwhuIRpacDGcW25UfnNjgEe74c94flMl4plqGv6L-ruz6SGVVnsV37GT7bOuLlnFsviXLr9z3XcTdiBpcS7UnJ5LqIDnagekqvWKcq0i4z66GJaYgpv_rdkxkA6Ch_1Q6gOQRT0Tk0/s1600/san+severino+notturna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" cya="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS7KwhuIRpacDGcW25UfnNjgEe74c94flMl4plqGv6L-ruz6SGVVnsV37GT7bOuLlnFsviXLr9z3XcTdiBpcS7UnJ5LqIDnagekqvWKcq0i4z66GJaYgpv_rdkxkA6Ch_1Q6gOQRT0Tk0/s1600/san+severino+notturna.jpg" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-42522129707427220322013-05-23T18:24:00.002+01:002013-06-05T12:26:37.280+01:00RICETTE VINCENTI
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp-27JJEYDwoA_lh0EgDZpQ8iIRaq05PWLOWnYbxi3P3L6Fq8QyVzaSZK7X3uVaChWqCWMlg_qb7HhRlPimyWOqxC7f56eMuJdQvOLBoeYfOguLrbdmmFVtBS7116FNTPIUpjOXtOqi40/s1600/1%C2%AA+vincitrice.jpg" imageanchor="1" ><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp-27JJEYDwoA_lh0EgDZpQ8iIRaq05PWLOWnYbxi3P3L6Fq8QyVzaSZK7X3uVaChWqCWMlg_qb7HhRlPimyWOqxC7f56eMuJdQvOLBoeYfOguLrbdmmFVtBS7116FNTPIUpjOXtOqi40/s320/1%C2%AA+vincitrice.jpg" /></a>
Eccovi le ricette vincenti dell'ultimo concorso gastronomico <i>Saporitissimo!!</i> Insalata pantesca (3º premio) L’insalata pantesca è un piatto freddo siciliano, tipico dell’isola di Pantelleria, a base di patate lessate, pomodori, cipolle, olive nere, origano e gli immancabili capperi, originari dell’isola stessa. Ingredienti Patate, novelle piuttosto piccole 600 gr Cipolle rosse 1 Olive nere Pomodori, 300 gr Olio di oliva extravergine 6 cucchiai Aceto di vino rosso 1 bicchiere Basilico qualche foglia Capperi di Pantelleria sotto sale 20 Origano, pepe, sale q.b. Preparazione Lavate e lessate le patate senza sbucciarle ponendole in acqua fredda salata per circa 30-35 minuti (il tempo di cottura preciso varia a seconda dalla grandezza delle stesse), poi scolatele, sbucciatele ancora calde e lasciatele raffreddare., dopodichè tagliate a fette di circa 1 cm di spessore. Sbucciate la cipolla e tagliatela a fette sottili, quindi mettetela per circa 30 minuti a bagno nell’aceto, dopodichè scolatela per bene. Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e schiacciateli leggermente per fare fuoriuscire i semi interni e l’acqua di vegetazione; metteteli a scolare in un colapasta con la parte tagliata verso il basso. Mettete i capperi in un colino e sciacquateli per bene sotto l’acqua corrente per dissalarli. Schiacciate delicatamente le olive (magari aiutandovi con un batticarne o con la lama piatta di un coltello da cucina) ed estraete il nocciolo. Raccogliete in una ciotola capiente i pomodorini, la cipolla ben sgocciolata, i capperi strizzati, le olive denocciolate, le patate a fette; condite il tutto con olio extravergine di oliva unito ad abbondante origano, basilico spezzettato, sale, pepe e qualche goccia di aceto. Mescolate il tutto delicatamente e servite. Consiglio Se desiderate arricchire l’insalata Pantesca, per renderla più sostanziosa e trasformarla in un piatto unico, potete aggiungere del pesce arrostito e spezzettato, del polpo lessato, del tonno o degli sgombri al naturale o sott’olio, oppure del pollo lessato e tagliato a pezzetti. Fonte: http://ricette.giallozafferano.it
TORTA AL FORMAGGIO (1º premio) INGREDIENTI: 1 pacco di biscotti (tipo “chiquilin”) 150 gr di burro ½ l di panna 1 pacco da 16 pezzi di formaggio (tipo “El caserio”) 3 uova, gli albumi montati a neve 150 g di zucchero 1 cucchiaio e ½ di farina Buccia di un limone grattugiata PREPARAZIONE: Frantuma i biscotti e mescolali con il burro, fai una massa e versa il composto nella teglia da forno. Metti il formaggio, la farina, la panna, i tuorli, la buccia del limone e lo zucchero in una ciotola, mescola tutto con lo sbattitore elettrico, e alla fine incorpora delicatamente gli albumi montati a neve. Versa il tutto nella teglia sopra i biscotti e metti in forno a 180º per circa 40 minuti. Focaccia Genovese Semplice (2º premio) Ingredienti per l’impasto Ingredienti per la copertura 200g. acqua 20g. olio 7g. Sale 3g. miele 320g. farina 17g.lievito di birra Olio d’oliva vergine Pomodorini ciliegino Origano secco Sale Olive Cipolla Preparazione: - Mettere nell’ impastatrice l’acqua, l’olio, il sale e la metà della farina. Iniziare a lavorare l’impasto fino a quando sarà assorbita la farina. - Aggiungere il lievito e la farina poco a poco. - Lasciare riposare l’impasto coperto con un tovagliolo per 10’-15’. - Dare 1 o 2 pieghe all’impasto e metterlo sulla teglia immergendolo con l’olio sopra e sotto, perché non si faccia la crosta. - Lasciarlo lievitare 50-60’ perché possa radoppiare di volume. - Schiacciarlo (senza tirare) fino a coprire tutta la teglia. - Cospargerlo con abbondante sale e lasciarlo lievitare altri 30’-40’ - Preparare la cipolla, i pomodorini, le olive... - Mettere un po’ d’acqua tiepida sopra l’impasto e poi dell’olio. - Fare dei buchi andando avanti e indietro con i popastrelli. - Subito mettere il condimento scelto e forse un goccio di origano. - Farlo lievitare per 60’ e poi metterlo in forno a 220º-240º per 15’-20’. - Fuori dal forno buttare un po’ d’olio sopra e stenderlo. Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-20886629164537401592013-05-22T09:54:00.002+01:002013-05-22T09:54:29.514+01:00CONSERVIERE: RAPPORTI TRA BASCHI E ITALIANI<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4UuJT8UFAG9k4G9pT9z9CkuxOrvJb4L14blMiUOnB74ZkpB4n7u-Pyqhd0W1mPdqAIIl_1hur6GcYMTkx3FH9DPbXOsnYtBr7Qlb8hnT6wGQhXuXHXCg-lPydGfjGOvXAJTAivbyZcd8/s1600/ittica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4UuJT8UFAG9k4G9pT9z9CkuxOrvJb4L14blMiUOnB74ZkpB4n7u-Pyqhd0W1mPdqAIIl_1hur6GcYMTkx3FH9DPbXOsnYtBr7Qlb8hnT6wGQhXuXHXCg-lPydGfjGOvXAJTAivbyZcd8/s400/ittica.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div align="CENTER" style="line-height: 0.18cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b><u>STORIA
DELLE AZIENDE CONSERVIERE DI PESCE (ITTICHE) NEI PAESI BASCHI</u></b></span></span></span></div>
<br />
Insieme alle aziende enologiche, le aziende conserviere sono delle più antiche nei Paesi Baschi. La loro storia, è legata alla storia degli italiani immigrati in diverse località costiere dei Paesi Baschi (anche della Cantabria) nei primi anni del Novecento.
Già nel 1880 esistono alcune registrazioni degli italiani a Ondarroa, Zarauz,
ed altre località del Nord, anche se il loro soggiorno è stato transitorio: sono rimasti soltanto durante la stagione del bocarte dopodiché sono ritornati alle loro
città di origine (Porticello, Sciacca, Trapani, Terrasini...vicine quasi tutte al capoluogo siciliano di Palermo).
Tra questi primi italiani venuti nei Paesi Baschi si trovavano gli Oliveri, Vella, Cusimano, Orlando, Sanfilippo, Brambilla, Cefalù, Giannitrapani, Maccione, Tarantino, Dentici ... Erano per lo più “salatori”, cioè tecnici inviati dalle loro fabbriche. Il loro compito era quello di comprare le acciughe catturate dai pescatori, affittare un magazzino (detto 'magasin') dove salare le acciughe, e impiegare le donne dei pescatori per fare il suddetto lavoro. Però alcuni di questi salatori, stanchi di fare avanti e indietro ogni anno, decisero di stabilirsi in porti come Bermeo, Guetaria oppure Ondarroa nei Paesi Baschi (anche in porti come Santoña, Laredo, Colindres e Castro Urdiales in Cantabria). Così dopo comprare le acciughe, diventava più comodo occuparsi del processo di elaborazione della stessa e finalmente mancava soltanto spedirla ai porti di Genova, Napoli e Livorno, onde fornire il mercato italiano, avido consumatore di acciughe.
Quindi, questi primi italiani che sono venuti nei Paesi Baschi e che si sono fermati qui, insieme a coloro che sono venuti dopo di loro –salatori e bottai-, sono diventati i propulsori del consumo e della produzione dell’acciuga. Una specie che, in quel tempo, veniva soltanto catturata nel Nord e che quasi nessuno voleva. Infatti, l’acciuga veniva soltanto utilizzata come esca per la pesca dell’orata. Grazie agli italiani però, con lo scorrere del tempo, l’acciuga divenne la base di una grande attività peschiera ed industriale e gli stabilimenti di salagione che aprirono, costituirono l’embrione della fiorente industria conserviera che oggi possediamo nei Paesi Baschi.
Bibliografía: Fuente: El Diario Montañés
http://www.eldiariomontanes.es/prensa/20070305/cantabria/memoria-italiana-anchoa-conserva_20070305.htmlAntonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-48713585946152610292013-05-20T09:44:00.003+01:002013-05-20T09:44:27.657+01:00IL LEGAME TRA L’EUSKERA E L’ITALIANO
Continuiamo l'approfondita ricerca svolta da studenti e studentesse del gruppo C1, in questo caso più prettamente linguistica.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEb4MxEq2GorPweOyk6o5DwuAVNbDIXtaY0u2CBjF9xMRzp2nbVvETB3nJaSRScopVzZJCjiI2xcFDaHJa_XLAWUBHVCPrrZs5u3GWgVXdmPqwRsHZXQE2Qw6phSnyYwh3APDrS9P_-uQ/s1600/lingue+4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEb4MxEq2GorPweOyk6o5DwuAVNbDIXtaY0u2CBjF9xMRzp2nbVvETB3nJaSRScopVzZJCjiI2xcFDaHJa_XLAWUBHVCPrrZs5u3GWgVXdmPqwRsHZXQE2Qw6phSnyYwh3APDrS9P_-uQ/s1600/lingue+4.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Che relazioni ci sono state tra
l’Italia ed il popolo preindoeuropeo le cui origini sono le più ricercate?
Quanti studiosi italiani si sono spinti più in là delle Alpi per arrivare
vicino ai Pirenei e penetrare nell’intimità di questo popolo fino a
raggiungerne l’anima, la lingua, pronunciando alcune parole basche che hanno il
sapore del mistero linguistico europeo?<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">In effetti l’euskera, como
l’etrusco o il sumero ed altre lingue attirano tuttora l’interesse di molti studiosi
in quanto potrebbero dirci qualcosa di più sulla preistoria linguistica.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Tra gli studi sv</span><a href="http://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><span style="font-family: Calibri;">olti
nel comparare l’euskera al latino, ne troviamo parecchi nel XVIII secolo. In
questo senso, spicca il nome di un gesuita spagnolo che visse in Italia, Hervás
y Panduro (1735-1809). Questi prende in prestito da Larramendi l’idea che il
latino abbia molti elementi provenienti dall’euskera e sostiene che i frequenti
latinismi siano quindi elementi antichi del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">vascuence
</i>che si sono conservati in latino. Hervás attribuisce la maggior somiglianza
dello spagnolo all’italiano e la maggiore differenziazione dal francese
semplicemente al fatto che le due penisole ebbero un sostrato cantabrico
uguale, ovvero basco, mentre il sostrato della Francia fu il galico.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;">Tra coloro che supposero un
contatto italo-basco ricordiamo anche Masdeu (1744-1817) che discute con alcuni
italiani sostenendo che i baschi furono gli etruschi che parlarono latino, e Antonio
Moguel (1745-1804) che, avvalendosi della conoscenza dell’euskera, esamina il
tema della toponimia in Italia, trovando nomi baschi in tutta la peniso</span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">l</span><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;">a.</span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;">Inoltre, uno studio più recente di
</span><span lang="IT" style="color: #292526; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: AGaramond-Regular;">Mary C. Iribarren (2010) m</span><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;">ostra
come parole di tipologia basca sono presenti in Italia, soprattutto nelle
parlate del sud e più in particolare nei dialetti calabrese e napolitano.</span><span lang="IT" style="color: #292526; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: AGaramond-Regular;"><o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span class="hps"><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;">La fusione</span></span><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"> <span class="hps">di culture</span> <span class="hps">in questi settori</span> <span class="hps">ostacola</span> <span class="hps">accurate</span> <span class="hps">connessioni
dirette o indirette</span> però si può concludere che le parole con
terminazione –rr + vocale hanno, molto probabilmente, una <span class="hps">radice
basca</span> <span class="hps">e sembra legittimo</span> <span class="hps">ammettere
la possibilità</span> <span class="hps">di un successivo</span> <span class="hps">tipo
di</span> <span class="hps">influenza</span> della lingua <span class="hps">basca</span>
<span class="hps">sullo sviluppo della suffissazione con</span> –rr + vocale.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWJj-6vfdXzc4E7oji2ggMCPAtZQ38VO9baF6qPUnF1SesSYt0SIlafXlW2TYdaoqVdGkKCgyc0sk2XWWx9amOLr-k9emvwct6ve7p8s7x2dya50Cmuc01ryxeDS9ZE7cm_L2yU09LzHk/s1600/lingue+preindoeuropee.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWJj-6vfdXzc4E7oji2ggMCPAtZQ38VO9baF6qPUnF1SesSYt0SIlafXlW2TYdaoqVdGkKCgyc0sk2XWWx9amOLr-k9emvwct6ve7p8s7x2dya50Cmuc01ryxeDS9ZE7cm_L2yU09LzHk/s400/lingue+preindoeuropee.png" width="286" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><o:p></o:p></span></span> </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Comunque, sono sempre ipotesi o
studi antichi e non abbiamo la certezza che siano veri e dimostrabili. O può
sembrare che ci siano forzature audaci e che questi paragoni non siano del
tutto affidabili oggigiorno.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Grazie a queste interessantissime informazioni, vien davvero voglia di continuare la ricerca e scoprirne di più. Non esitate a mandarci altre notizie in merito.</span></span></div>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-28013318452894420732013-05-13T19:03:00.000+01:002013-05-13T19:03:25.578+01:00RAPPORTI ITALO BASCHI: MUSICA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGaEro25sEvDEssnuok2yz8lbU_5L9xuRgQ6piVTd9cWbowQxIOkDFClM-ehHAaxsF4wdAnpj0r8KTZ-fDJN8qUD8LYy9rUnv0zuYU46tuM0cmigMZQCfFczXVs4qHwfXHWtFO3Ro6U9w/s1600/trikitrixa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGaEro25sEvDEssnuok2yz8lbU_5L9xuRgQ6piVTd9cWbowQxIOkDFClM-ehHAaxsF4wdAnpj0r8KTZ-fDJN8qUD8LYy9rUnv0zuYU46tuM0cmigMZQCfFczXVs4qHwfXHWtFO3Ro6U9w/s400/trikitrixa.png" width="400" /></a></div>
<br />
Dalle ricerche svolte da alcuni studenti e studentesse del gruppo C1, pare proprio che la cultura basca abbia preso le mosse da quella italiana. Ne dubitate?<br />
Leggete le informazioni riportate circa<span lang="it-IT"> LA
TRIKITRIXA.</span><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">La trikitrixa,
strumento musicale identificato come basco oggigiorno, sembra avere
un’origine italiana.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">La leggenda vuole
che questa sorta di fisarmonica sia stata introdotta dai lavoratori
italiani, e anche francesi, venuti a costruire le ferrovie basche
attorno all’anno 1890. In ogni modo, le prime testimonianze la
vincolano con i luoghi attraversati dal treno negli inizi dello
sviluppo ferroviario.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">Anche
se è maggiormente conosciuto come trikitrixa, questo strumento
musicale è stato chiamato </span><span lang="it-IT"><i>fisarmonikea,
</i></span><span lang="it-IT">nella provincia di Bizkaia fino a poco
tempo fa. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">La
fabbricazione di questo strumento è italiana. Infatti, Zero Sette,
Dino Baffetti e Paolo Soprani sono le marche di trikitrixa più
conosciute: tutte e tre ditte italiane.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">La trikitixa, nello
stesso modo che la fisarmonica in Italia, viene suonata nelle feste
popolari. Molto presto, essa è riuscita infatti ad occupare un luogo
d’onore tra gli strumenti utilizzati per il repertorio della musica
popolare. Inoltre, nei Paesi Baschi, la ragione della sua popolarità
risiede nel fatto che, siccome essa è piccola e leggera, era facile
da portare nei paesini più isolati, al contrario delle orchestre e
bande musicali che avevano sede nelle città.</span><br />
<br />
Se volete, potete godervi questo connubio musicale guardando il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=IZodA1F-nbs&list=PLB6CAEB565C81C10F">video</a>.<br />
Nel prossimo post approfondiremo altri aspetti del rapporto tra le due culture. Nel frattempo, aspettiamo numerosi i vostri commenti.</div>
<br />
<br />Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-29505770073947393282013-05-09T17:38:00.001+01:002013-05-09T17:38:28.391+01:00SAPORITISSIMO!<strong><span style="color: #e69138;">MARTEDÌ 14 MAGGIO 2013 - ORE 18:30</span></strong><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhtwzCH94Bms2RcDFP7aXOtlZM932X5YPM9ybidONcVu0Q83e29VEyL647QX-Z2G9KFEQ6rSnhJA95go0TnyRSC5cH9k6qTP6HF2-_A67R7oLB9cVacyDoaHOUJAb3Sy_wV9loAMcfto/s1600/saporitissimo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" mwa="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhtwzCH94Bms2RcDFP7aXOtlZM932X5YPM9ybidONcVu0Q83e29VEyL647QX-Z2G9KFEQ6rSnhJA95go0TnyRSC5cH9k6qTP6HF2-_A67R7oLB9cVacyDoaHOUJAb3Sy_wV9loAMcfto/s1600/saporitissimo.jpg" /></a></div>
<br />
Sarebbe un peccato perdere l'occasione di degustare i piatti che si presenteranno al quarto concorso gastronomico. Pìuttosto, peccate di gola!
Se vi vien voglia di partecipare, eccovi il <strong>regolamento</strong>:<br />1. Potranno partecipare alunni e insegnanti della scuola, eccetto quelli di nazionalità italiana, che potranno portare dei piatti ma non partecipare al concorso.<br />
<br /><br />
2. Le iscrizioni si chiuderanno il 9 maggio 2013 alle ore 18.30. Sarà possibile iscriversi nel Dipartimento di Italiano, oppure comunicarlo alla propria insegnante.<br />
<br />
3. La giuria sarà composta da 4 persone, scelte tra alunni e docenti volontari. Chi partecipa al concorso non potrà far parte della giuria.<br />
<br /><br />
4. I piatti dovranno essere tipici italiani, freddi, dolci o salati. <br />
<br /><br />
5. I piatti dovranno essere preparati dai concorrenti, utilizzando, se possibile, prodotti italiani.<br />
<br /><br />
6. Le porzioni saranno per un minimo di 4 persone.<br />
<br /><br />
7. I piatti dovranno essere accompagnati dalla loro ricetta, che sarà letta solo dopo la premiazione.<br />
<br /><br />
8. I tre piatti migliori riceveranno un premio che consisterà in qualche prodotto tipico italiano.<br />
<br /><br />
9. Le ricette vincitrici saranno pubblicate sul blog del Dipartimento di Italiano.<br />
<br />
BUON APPETITO!!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-55401054992673636542013-05-02T17:54:00.005+01:002013-05-02T17:54:57.918+01:00LE CITTÀ LETTERARIE: BEPPE FENOGLIO E LE LANGHE<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1seCSXSW-JwPoPPiyKRCkXnkTJ0gjOQOBD87KhkGlF0GcHscvAwAWMq_YenF3vaSNlZS3BmvfogssoofKA4vOAQf2NjxD9LWUbJbwW44kQva-T3xFq43ZOMxEzFmYFChipr6Jos6_oDE/s1600/fenoglio1.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="284" lua="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1seCSXSW-JwPoPPiyKRCkXnkTJ0gjOQOBD87KhkGlF0GcHscvAwAWMq_YenF3vaSNlZS3BmvfogssoofKA4vOAQf2NjxD9LWUbJbwW44kQva-T3xFq43ZOMxEzFmYFChipr6Jos6_oDE/s400/fenoglio1.bmp" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
“…a me basterà il mio nome, le due date che sole contano e la qualifica di scrittore e partigiano. Mi pare d’aver fatto meglio questo che quello.” Allo scrittore e partigiano piemontese Beppe Fenoglio piaceva presentarsi così.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno si celebra il 50º anniversario della sua morte e in Italia si sono fatti degli omaggi a lui e alle sue opere. Anzi,il 25 aprile, giorno della Liberazione si è festeggiato ricordando Fenoglio e il suo mondo letterario. Dal blog del Dipartimento vogliamo anche fare il nostro piccolissimo omaggio a tutta la scrittura di Beppe Fenoglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA3fkfaCC66-FVbS6hSo91lgAH5SrS_M2vBD2jNTIYJNIEUuP8DKBREA4SGnMIClmH8ePOYqcHj5r65E3y3X3CpHunT6iVvepW7BAN9vGNZjTa2taR1QRXA2XjP4o-AdthC8zHC579140/s1600/fenoglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" lua="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA3fkfaCC66-FVbS6hSo91lgAH5SrS_M2vBD2jNTIYJNIEUuP8DKBREA4SGnMIClmH8ePOYqcHj5r65E3y3X3CpHunT6iVvepW7BAN9vGNZjTa2taR1QRXA2XjP4o-AdthC8zHC579140/s1600/fenoglio.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
“Scrivo per un’infinità di motivi. Per vocazione, anche per continuare un rapporto che un avvenimento e le convenzioni della vita hanno reso altrimenti impossibile, anche per giustificare i miei sedici anni di studi non coronati da laure, anche per spirito agnostico, anche per restituirmi sensazioni passate; per un’infinità di ragioni, insomma. Non certo per divertimento. Ci faccio una fatica nera. La più facile delle mie pagine esce spensierata da una decina di penosi rifacimenti. Scrivo with a deep distrust and deeper faith”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 52 pubblicherà <em>I ventitré giorni della città d’Alba</em>; e nell’aprile del 1959 uscirà <em>Primavera di bellezza</em>, romanzo autonomo, ma che prima era stato concepito come seconda parte di un altra sua opera <em>Una questione privata</em>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma se volete avvicinarvi all’opera dello scrittore e partigiano piemontese, vi invitiamo a leggere il romanzo che avete in biblioteca <em>Primavera di bellezza</em> il terzo e ultimo libro pubblicato in vita da Fenoglio. Lo stesso autore aveva dichiarato provocatoriamente: “il romanzo venne concepito e steso in lingua inglese. Il testo quale lo conoscono i lettori è quindi una mera traduzione”.</div>
<div style="text-align: justify;">
In quest’opera l’avvento dell’8 settembre 1943 è non solo una data, ma pure un episodio fondamentale per molte generazioni di italiani; il momento della scelta di vita da parte di un giovane, necessariamente portato alla ribellione. Qui, nelle vicenda di Johnny, lo stesso protagonista dell’altro romanzo di Fenoglio <em>Il partigliano Johhny</em>, pubblicato nel 1968, c’è tutta la realtà fascista in sfacelo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi auguriamo una buona lettura delle opere dello scrittore delle Langhe e per approfondire ulteriormente vi consigliamo questo <a href="http://www.youtube.com/watch?v=DKaMuucl28E">video</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E se volete saperne di più, vi invitiamo a guardare questo sito <a href="http://www.parcoletterario.it/it/autori/fenoglio.htm,un">http://www.parcoletterario.it/it/autori/fenoglio.htm,</a> un bellissimo percorso letterario per tutte le Langhe fenogliane.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-50411248030080717212013-04-25T16:54:00.001+01:002013-04-25T16:54:49.664+01:00SBAGLIANDO S'IMPARA<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBlTay7x07d0ghYuPM2z2RZGJqh396ky5Sc4pJPUKr_L9SQwp7JEAOS_rfkvoRH6_xrXBl3uYjcV7EpexwhDNjn1Nya8HzEw6WA0LwFMduxzPjH9I0TN2xx-exaM9HIwRsL-_4JZ2O5w/s1600/errore1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" lwa="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBlTay7x07d0ghYuPM2z2RZGJqh396ky5Sc4pJPUKr_L9SQwp7JEAOS_rfkvoRH6_xrXBl3uYjcV7EpexwhDNjn1Nya8HzEw6WA0LwFMduxzPjH9I0TN2xx-exaM9HIwRsL-_4JZ2O5w/s1600/errore1.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lorgoglio non serve (ma l'apostrofo sì)</td></tr>
</tbody></table>
Gli errori che facciamo nella cosiddetta interlingua, vale a dire nella lingua che stiamo imparando, che si sta formando dentro di noi, sono un preziosissimo strumento da cui partire per migliorare le nostro conoscenze linguistiche, un "aspetto fondamentale nella crescita del linguaggio", come esplicitato in questo <a href="http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/Didattica%20dell'errore.pdf">studio</a>.<br />
<br />
<br />
GLI ERRORI SONO NECESSARI, UTILI COME IL PANE, E SPESSO ANCHE BELLI diceva Rodari. Ricordate la sua <em><a href="http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880638174/">Grammatica della fantasia</a></em>?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAd06iKUv6IYy15jtq2DsRJTD_78Hlo8kNK4EJewfrPTWrvv1w7uc90ISdlpOImtFSAE8ogilipbWgP9IybPRlEprIZt6XlNYlHjCK6xbrKasfBHT-5BI4ThKOJWrJJY27HArGm7euLmk/s1600/rodari.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" lwa="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAd06iKUv6IYy15jtq2DsRJTD_78Hlo8kNK4EJewfrPTWrvv1w7uc90ISdlpOImtFSAE8ogilipbWgP9IybPRlEprIZt6XlNYlHjCK6xbrKasfBHT-5BI4ThKOJWrJJY27HArGm7euLmk/s320/rodari.jpg" width="320" /></a></div>
E voi come considerate gli errori, li sentite esclusivamente come un elemento di frustrazione che vi impedisce di esprimervi per paura di sbagliare? O piuttosto ne sentite l'importanza per poter prendere coscienza, proprio nell'uso della lingua, di quanto interferiscono nella comunicazione?<br />
Inoltre, come pensate che si potrebbero superare certe difficoltà che si ripetono?<br />
Raccontate senza troppi pudori (e in anonimato se preferite), quali sono per voi gli errori più frequenti o più difficili da modificare e come li affrontate.Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-12780720890932413832013-04-18T18:36:00.002+01:002013-04-18T18:38:12.900+01:00SOSTENEVA TABUCCHI <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxaXF0gSKeWIiOzMLm1CkuHRalN7bG1V4R3ZBL2O1CqAV-_aepOpO9on0vmsA9aA72j1ewQj15UIitJjeHoMtYyFwHEoYXJK4wUh0emUFyW_ytlC_GC6qqxgE4aedCjg0GAuj0HiMwflk/s1600/TABUCCHI.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" bua="true" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxaXF0gSKeWIiOzMLm1CkuHRalN7bG1V4R3ZBL2O1CqAV-_aepOpO9on0vmsA9aA72j1ewQj15UIitJjeHoMtYyFwHEoYXJK4wUh0emUFyW_ytlC_GC6qqxgE4aedCjg0GAuj0HiMwflk/s400/TABUCCHI.bmp" width="356" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.blogger.com/"><span id="goog_267865500"></span>Antonio Tabucchi</a><br />
<div align="justify">
Dopo poco più di un anno dalla scomparsa dello scrittore pisano, ma si potrebbe dire di adozione portoghese, pubblichiamo qualche informazione che speriamo vi risulti interessante.</div>
<div align="justify">
Iniziando dall'intenso romanzo <em>Tristano muore</em>, vi proponiamo questo interessante <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/25/antonio-tabucchi-tristano-e-scrittura-asciutta/541714/">commento</a>, in cui l'autore viene presentato come " appassionato <strong>testimone civile</strong> del degrado dell’Italia nel ventennio berlusconiano".</div>
<div align="justify">
A proposito della sua <a href="http://espresso.repubblica.it/dettaglio/tabucchi-un-malinconico-di-fuoco/2203227">eredità stilistica</a>, si possono leggere le considerazioni dell'amica Adriana Petri in un'intervista rilasciata al settimanale <em>L'Espresso</em>.</div>
<div align="justify">
La letteratura, per Tabucchi, è sempre stato un mezzo per esprimere le proprie inquietudini, come bene riassume quest'altro <a href="http://www.lastampa.it/2013/03/22/cultura/tabucchi-la-letteratura-come-inquietudine-lF3xPBDECFiWyonwA0fd2I/pagina.html">articolo</a> pubblicato sul quotidiano <em>La stampa.</em></div>
<div align="justify">
Per ultimo, vi proponiamo un programma intitolato <a href="https://www.youtube.com/watch?v=5HE4jTjXWxs"><em>Elogio della letteratura</em></a><em>,</em> a cui partecipa lo scrittore.</div>
<div align="justify">
Speriamo che le proposte vi risultino stimolanti, perché possiate inviarci i vostri commenti su quanto conoscete di lui, su quanto avete letto e le impressioni che ne avete ricavato.</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
<br />
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-72619672325462288582013-04-11T17:28:00.003+01:002013-04-11T17:28:55.019+01:00VIAGGI INSOLITI<a href="http://viaggi.repubblica.it/articolo/viaggio-nel-cuore-del-tornado/227045?ref=HREC2-10">Viaggi insoliti</a> si prospettano per i nuovi pionieri alla scoperta di altri modi di assaporare le bellezze e le particolarità paesaggistiche, anche a costo di trovarsi letteralmente nelle spire di un tornado. Sarà il bisogno di emozioni forti o la curiosità di sperimentare di persona fenomeni meteorologici stupefacenti?<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg15Jmmj7w7t6IfkPmHQ9cksK4hxUP3eDElSqh5geS63TT7Tn0uHEGgmtOK5yrC2pq9bUb3TWZnuKnOIfyqh1wcdzKXsMthYfV8ne-bG0kb2U92JrKQFNspdPvbMci-DLu3wcD_9TyWcTc/s1600/nido.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" bua="true" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg15Jmmj7w7t6IfkPmHQ9cksK4hxUP3eDElSqh5geS63TT7Tn0uHEGgmtOK5yrC2pq9bUb3TWZnuKnOIfyqh1wcdzKXsMthYfV8ne-bG0kb2U92JrKQFNspdPvbMci-DLu3wcD_9TyWcTc/s400/nido.jpg" width="300" /></a></div>
E che dire dei <a href="http://d.repubblica.it/attualita/2013/04/04/foto/nidi_california-1597721/1/?ref=HRESS-17#1">nidi sugli alberi</a> invece di una comoda stanza d'albergo?<br />
Voi che ne pensate di queste nuove proposte? Avete qualche altra idea da suggerirci o esperienze vissute di cui parlarci?<br />
Aspettiamo ansiose le vostre proposte.Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-80022549593125617002013-03-18T19:16:00.000+00:002013-03-18T19:21:36.372+00:00Laura Boldrini presidente della Camera dei Deputati<br />
<br />
Nella sua presentazione alla Camera, la neoletta presidente Laura Boldrini, ha tenuto un <a href="http://www.youtube.com/watch?v=0X0uBmCYRNo&feature=youtu.be">discorso</a> in difesa dei diritti costituzionali, compresi quelli delle donne. "Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore" <a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5586584509294647572#editor/target=post;postID=8002254959312561700">Boldrini presidente è una vittoria per le donne</a>, commenta la giornalista Luisa Betti su Il manifesto. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhttolXkEInIvlDh6g_DzwWKq3Gj40A3o3MfFXmWX3glq7g4S9XOw_cJ88BZCRxOODAj1CGZqFleEN8F7KZn9WgH1WQydbL2uhC2VzPh6rpQObcMMQN9uctzSa9fALdW7BvbhYGEXuHueY/s1600/boldrini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhttolXkEInIvlDh6g_DzwWKq3Gj40A3o3MfFXmWX3glq7g4S9XOw_cJ88BZCRxOODAj1CGZqFleEN8F7KZn9WgH1WQydbL2uhC2VzPh6rpQObcMMQN9uctzSa9fALdW7BvbhYGEXuHueY/s1600/boldrini.jpg" /></a></div>
Vi riportiamo le sue parole e aspettiamo numerosi i vostri commenti.Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-81453236460593688522013-03-18T18:37:00.003+00:002013-03-18T18:37:38.319+00:00Io odio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijgxx7QMgJGYZxGP70DyKpXU6zTXa7iv8pTLYPkAQCk1bgfaKD4-HECJ27gXEbcL_dcgVwhJkmVgDZO4afp31wDRgNXFq1YgwUAe-xYG6WZYrpWdQrpL4wnHgKzNtKlInPM4bq8Z0RHCg/s1600/odio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijgxx7QMgJGYZxGP70DyKpXU6zTXa7iv8pTLYPkAQCk1bgfaKD4-HECJ27gXEbcL_dcgVwhJkmVgDZO4afp31wDRgNXFq1YgwUAe-xYG6WZYrpWdQrpL4wnHgKzNtKlInPM4bq8Z0RHCg/s1600/odio.png" /></a></div>
Nel social network è approdata la modalità dell' <a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/03/12/news/hater_anche_l_odio_diventa_social_in_una_app_il_contrario_del_mi_piace-54409305">"io odio"</a>. Finora si davano opinioni su quanto piaceva o si condivideva, ma pareva preclusa l'espressione esplicita del dissenso. D'ora in poi avremo la possibilità di socializzare il nostro odio attraverso l' app per iPhone ed altri dispositivi. Che ve ne pare?<br />
Perché non approfittare allora di questo blog per dire la vostra? <br />
IO ODIO...Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-44661548161808052652013-03-11T15:04:00.000+00:002013-03-11T15:04:12.007+00:00LE CITTÀ LETTERARIE. <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/QVMMJR3sfaI" width="420"></iframe>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">BOCCACCIO AL
FEMMINILE<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Quest’anno si
celebrano i 700<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anni della nascita di
<a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=FpgTGtCCDSs">Giovanni Boccaccio</a> (1313-1375) il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=BvLGwGAOUYU&feature=player_embedded">poeta </a>e <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=L7ZgOSPgEcY">narratore toscano</a> autore de Il
Decamerone, raccolta di <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BpV6jTQAvLQ">novelle</a> del Trecento <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/SkSWYiDYH7o" width="560"></iframe>, opera che lui dedicò alle donne
che amano. In occasione della giornata internazionale della donna, dal blog
d’italiano vogliamo </span>avvicinarvi a lui e al suo libro. Perché all’interno del
Decameron - scritto fra il 1348, anno dell’epidemia di peste in Europa, e il 1353,
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ed ambientato tra Firenze, a Santa Maria
Novella, e Fiesole-, la figura femmminile viene a rivestire un’importanza tutta
particolare. Boccaccio individua<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il
pubblico delle donne come il pubblico ideale, destinatario privilegiato della
sua raccolta.<o:p></o:p>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Già in testa
all’opera compare la seguente indicazione:”Comincia il libro chiamato Decameron
cognominato principe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in dieci
dette da sette donne e da tre giovani uomini.”<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Il riferimento a
Galeotto introduce il tema dell’amore e delle donne.Il principe Galeotto era
infatti, un personaggio dell’amore cortese che fu intermediario d’amore tra
Lancillotto e Ginevra. E nel famoso verso del canto dell’Inferno di Dante,
Francesca da Rimini termina il suo racconto<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dicendo “Galeotto fu il V libro e chi lo scrisse”.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Ma la donna del
Decameron non è più la donna-angelo presente nella cultura della fine del
Duecento <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e del Trecento di Dante. La
donna boccaccesca è umana e piena di desiderio.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">In Giovanni Boccaccio
non c’è conflitto fra spiritualità e sensualità. Proprio l’eros e la sensualità
femminile, tradizionalmente repressi e condannati, sono rivalutati con grande
spregiudicatezza da lui, fino a capovolgere i luoghi comuni della polemica
misogina (dall’insaziabilità sessuale all’infedeltà e all’adulterio delle
donne).Vi invitiamo a conoscere la storia di monna Sismonda (giornata VII,
novella 8) che applica il suo ingegno a tradire il marito, oppure quella di monna
Filippa (giornata VI, novella 7) che difenderà l’adulterio davanti al tribunale
di Prato come diritto alla piena soddisfazione erotica e alla libertà di
disporre del proprio corpo. La donna , secolarmente esclusa dall’uso pubblico
della parola, almeno una volta, con monna Filippa, se ne approppria e in
tribunale, davanti a un pubblico maschile difende vittoriosamente i diritti
delle donne non solo in amore, ma anche nel promulgare le leggi. La donna è
capace di coraggio, dà<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prova di virtù e
di ingegno, ma la sfera della sua azione è sempre ed esclusivamente limitata
all’ambito erotico. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Eppure alle donne
che abitano nei conventi (La badessa e le brache, giornata IX, novella 2),
Boccaccio ci fa sentire la forza dell’amore: “assai sono di quegli uomini e di
quelle femmine che si sono stolti, che credono troppo bene che, come a una
giovane è sopra il capo posta la benda bianca e indosso messole<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la nera cocolla, che ella più non sia femmina
né più senta dei femminili appetiti se non come se di pietra avesse fatta
divenire monaca”.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Oltre alla
lettura delle cento o soltanto di <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Gi3BAxRR458#!">alcune novelle</a> di Boccaccio se vi interessa
leggerle e conoscere un po’ la Toscana e l’Italia del<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Trecento, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>potete vedere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anche il film di Pasolini<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del 1971 ispirato a nove racconti <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tratti dal Decamerone. E se volete approfondire
ulteriormente, vi suggeriamo di guardare <a href="http://www.pasolini.net/cinema_decameron_AM.htm">http://www.pasolini.net/cinema_decameron_AM.htm</a>
a cura di Angela Molteni. Ed anche di ascoltare e vedere <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=uAzOyg5edT0">Dario Fo</a> mentre <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=9l7ZznXGcCc">spiega l’opera</a> di Giovanni Boccaccio.<o:p></o:p></span></div>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-79005072272815987752013-03-11T10:39:00.000+00:002013-03-11T10:39:08.284+00:00Inno a Isis-Iside<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Judith, una studentessa, ci manda la traduzione fatta da lei, di una poesia in onore della donna, Scoperta a Nag Hammadi, datata tra il terzo e il quarto secolo a.C.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div align="center" class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="text-decoration: none;"><span style="color: #6600cc; font-family: Calibri;"><em> </em></span></span></span></u></b></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg05RnZG1riT8otNLUmC9nGv5oW6TfpV7ExtKb9IUaka0ANiYyD7yi80SIxi1QqWvTW_NXDuO7QT85OQT0GXRegDLt9NNS1awafBDtwdoJ3nOrK6eTrv-il9KGYHjwmR9-GjK-cvUBqlz8/s1600/Isis+Imagen+con+Alas.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg05RnZG1riT8otNLUmC9nGv5oW6TfpV7ExtKb9IUaka0ANiYyD7yi80SIxi1QqWvTW_NXDuO7QT85OQT0GXRegDLt9NNS1awafBDtwdoJ3nOrK6eTrv-il9KGYHjwmR9-GjK-cvUBqlz8/s320/Isis+Imagen+con+Alas.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Calibri;"><em><span style="color: #6600cc;"><b><u><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"> INNO A ISIS</span></u></b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"></span></span></em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em> </em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>"Io sono la prima e l'ultima.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la venerata e la disprezzata.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la prostituta e la santa.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la vergine e la moglie.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la madre e la figlia.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono le braccia di mia madre.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la sterile, e i miei figli sono numerosi.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono anche ben sposata<span> </span>e la nubile.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono quella che dà alla luce<span> </span>e quella che ha mai procreato.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la moglie e il marito.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>E fu nel ventre del mio uomo dove sono concepita.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la madre di mio padre.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la sorella di mio marito.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>E lui è mio figlio rifiutato.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Io sono la scandalosa e la discreta.</em></span></div>
<span style="color: #6600cc; font-family: Times New Roman; font-size: small;"><em></em></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: #6600cc; font-family: Calibri; font-size: small;"><em>Vi prego di rispettarme sempre."</em></span></div>
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-10765469398804310572013-03-07T17:45:00.000+00:002013-03-07T17:45:51.502+00:008 marzo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDRrOlNeexFy9ACC5LKc4ydqTM-gDzDUYtjACXNGxYtTPEeHPnpL9xxN42CzJ5LIoFMgHpJFYNzDsEJs_dWwJ9hmVG3WYRl9rpJCm47u0-Jf5SIX2x_33LmT62bvL5g50XPuaEhvcJDFs/s1600/8+marzo.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" jsa="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDRrOlNeexFy9ACC5LKc4ydqTM-gDzDUYtjACXNGxYtTPEeHPnpL9xxN42CzJ5LIoFMgHpJFYNzDsEJs_dWwJ9hmVG3WYRl9rpJCm47u0-Jf5SIX2x_33LmT62bvL5g50XPuaEhvcJDFs/s640/8+marzo.bmp" width="464" /></a></div>
<br />
Rispetto alla tanto declamata parità tra uomini e donne, vi proponiamo quest'immagine. Cosa vi suggerisce? Ritenete sia sessista o, piuttosto che metta in mostra la capacità delle donne di affrontare qualsiasi situazione?<br />
Alcune persone ne hanno già discusso in classe di quest'immagine. Volete dirci la vostra?Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-36415342181052047422013-03-02T20:59:00.001+00:002013-03-02T20:59:40.903+00:00letture di danteEccovi alcune informazioni poco conosciute su Dante Alighieri, come possiamo vedere in questo video I misteri di Dante <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/KiBr1XX5xtQ" width="420"></iframe>.
L'idea di riproporre il Poeta, viene dall'iniziativa della casa editrice Loescher <a href="http://dante.loescher.it/">leggere Dante oggi</a>.
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Nz6bzvN1uZE">Il libro segreto di Dante</a> scritto da Francesco Fioretti, inoltre, ci trasporta in una avvincente lettura romanzata della sua biografia. Interessante anche l'<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=S_1NTG7UMAY">intervista</a> rilasciata dall'autore nel maggio del 2012.
E secondo voi Dante Alighieri propone nelle sua opera degli universali condivisibili proprio perché parte intrinseca del genere umano? Se sí, quali?Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-10701686214840354852013-02-27T09:58:00.001+00:002013-02-27T09:58:29.825+00:00Io non mi sento italianoPoco tempo fa si parlava su questo blog di Giorgio Gaber, il cantautore milanese scomparso dieci anni fa, che nello scoramento per l'andazzo politico e sociale, cantava Io non mi sento italiano. <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/aidnX13K8mk" width="420"></iframe>
Chissà quanta gente ha rinnovato, dopo aver preso atto dei risultati delle elezioni politiche, questo sentimento?
Il malcontento generale si manifesta con il voto al movimento a cinque stelle, che raccoglie un 30 % di ex votanti Pdl e un 22% di ex votanti Pd, come pure una fetta del movimento contro il treno ad alta velocità della Val di Susa, uno dei movimenti sociali più imponenti degli ultimi anni. Ma perché questo spauracchio dell'ingovernabilità? Perché il 75 % del popolo italiano continua a votare, nonostante il panorama politico sembri non offrire alternative convincenti per molta gente? Siamo davvero sull'orlo del baratro, o esistono spiragli che ci lasciano intuire altre forme di organizzazione?
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP8hIS38S8fXNgznQuuSJNu4ahfoVdcXWo0M891jmqCpFVlZPuj2ciKj0xU_8WMhJQlYQMYRfVAubbl0MYS0Ns5nlBcqAyooIegNl7-qcLFdgW-AHNuwLiG94FO0dPthmxVw_tWbyJbkM/s1600/elezioni.gif" imageanchor="1"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP8hIS38S8fXNgznQuuSJNu4ahfoVdcXWo0M891jmqCpFVlZPuj2ciKj0xU_8WMhJQlYQMYRfVAubbl0MYS0Ns5nlBcqAyooIegNl7-qcLFdgW-AHNuwLiG94FO0dPthmxVw_tWbyJbkM/s320/elezioni.gif" /></a>
Come si vede dal di fuori il Belpaese?
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-58838569356107389892013-02-18T18:19:00.001+00:002013-02-18T18:21:58.662+00:00LE CITTÀ LETTERARIE
VINCENZO CONSOLO e la Sicilia
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcXIxmlB0DAQWIbTZEFa5D_nSp4-F3QORTtpKhHETgeXNRGNA8MwvZeoUCgYVFuSQUlBT82xTXS4PEojOQYCA8pIgsen16jwBsH7pVhG08qKnuQf300_4TyAG3sEEfwIzIXJ2pAoGeqSw/s1600/vincenzo-consolo.jpg" imageanchor="1" ><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcXIxmlB0DAQWIbTZEFa5D_nSp4-F3QORTtpKhHETgeXNRGNA8MwvZeoUCgYVFuSQUlBT82xTXS4PEojOQYCA8pIgsen16jwBsH7pVhG08qKnuQf300_4TyAG3sEEfwIzIXJ2pAoGeqSw/s320/vincenzo-consolo.jpg" /></a>
Un anno fa, il 21 gennaio del 2012 morì lo scrittore siciliano Vincenzo Consolo. In Italia, e qui in Spagna si continua a ricordare la data della sua scomparsa fra gli ambienti letterari e tra il mondo dell’italianistica. Anche noi, dal blog del dipartimento di italiano dell’EOI di Bilbao, a febbraio, mese in cui l’autore avrebbe festeggiato il suo 80 compleanno il prossimo 18 febbraio, abbiamo voluto rendere il nostro piccolo omaggio ad uno dei più notevoli scrittori degli ultimi decenni raccontandovi un po' su di lui e la sua Sicilia . Consolo, nativo di Sant’Agata di Militello (Messina), ebbe sempre un legame profondo con la sua isola e la sua storia. La Sicilia è ed è stata sempre al centro di tutta la sua opera narrativa:
“Tutti i miei libri in effetti ne fanno uno. Un libro sulla Sicilia che tocca i punti dolenti del passato e del presente e che viene ad articolarsi come la storia di una continua sconfitta della ragione” affermava Vincenzo Consolo, riprendendo una riflessione di Leonardo Sciascia, un altro scrittore siciliano che alla Sicilia aveva pure dedicato un appassionato interesse.
Nella narrativa di Consolo si trova una pluralità di temi: ad esempio, il ruolo dell’intellettuale nella società, il rapporto fra scrittura e storia e fra cultura e potere, la non facile coesistenza di passione e ragione ecc.
Non è facile leggere Consolo perché la sua è una prosa barocca, come quella di Gadda, uno dei suoi modelli. Ma se agli alunni di livello avanzato interessa trovare le eleganze dell’italiano letterario, arcaismi, tecnicismi e sicilianismi, oppure siete interessati a conoscere un po’ di più sulla storia dell’Italia ai tempi di Garibaldi, vi invitiamo a leggere Il sorriso dell’ignoto marinaio, romanzo singolare pubblicato nel 1976 che troverete in biblioteca, un’ opera ambientata nella Sicilia dei tempi della spedizione dei Mille. L’opera deve il titolo all’enigmatico Ritratto di ignoto, dipinto da Antonello da Messina nel XV secolo. È stata considerata dalla critica come Il Gattopardo di sinistra per le somiglianze fra il principe di Salina, protagonista del Gattopardo, e il barone di Mandralisca, personaggio principale dell’opera di Consolo.
Trent’anni dopo la pubblicazione del romanzo, nel 2006, Consolo si domandava: “Ma è dell’Isola, della Sicilia che dice il Ritratto di Antonello o dice del degradato Paese che è l’Italia, dice di questo nostro mondo di oggi?”. Bella riflessione!
E se preferite leggere Le pietre di Pantalica (1988), una raccolta di racconti-testimonianze, opera testimone del tragico precipitare della Sicilia nel disordine e nella corruzione, ce l’avete pure in dipartimento.
Ma anche la Sicilia è presente in altre sue opere: nel breve romanzo La ferita dell’aprile (1963). Lì lo sfondo sono le lotte politiche del secondo dopoguerra; in Lunaria (1985), un testo dialogato sullo sfondo di una Sicilia settecentesca rielaborata attraverso il mito della caduta della luna; nel romanzo Retablo (1987) i protagonisti sono un pittore milanese in viaggio attraverso l’isola e un frate siciliano. L’isola di Consolo è presente pure in Lo spasimo di Palermo, romanzo in cui lo scrittore Gioacchino Martinez ricorda la sua infanza in Sicilia.
Con Vincenzo Consolo e la sua Sicilia, iniziamo una nuova sezione del blog “Le città letterarie” in cui vi inviteremo ad avvicinarvi alla letteratura italiana attraverso gli autori e i rapporti con una geografia della letteratura presente nelle loro opere.
Buona lettura!
Di seguito elenchiamo una serie di links e informazioni varie per approfondire la conoscenza di questo scrittore e del suo mondo.
L’isola in me, DVD di Ludovica Tortora di Fulvio con la voce di V.Consolo,
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=qhxsNhMTyXc">Il caffé dell'arte</a>,
<a href="http://www.siciliaorientale.com/it/sicilia">Vincenzo Consolo Sicilia orientale</a>,
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7nigXrm1dFQ">intervista</a> a Vincenzo Consolo 2003,
Vincenzo Consolo, <a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ulyhVVP1gqk">il cantore della lingua impraticabile</a>,
<a href="http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?currentId=59">Mio padre, la guerra, Mussolini</a>,
Vincenzo Consolo legge <a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=a8ZhUmglcDg">l'addio a Milano</a>,
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=57gzIBm7OjQ">Vittorio de Seta e Vincenzo Consolo</a>,
I ricordi nella e della sua <a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GHjB0pcJcd8">città di origine</a>,
<a href="http://eolie.sciadiulisse.it/">Eoilie, scia di Ulisse</a>,
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Z7OyRUEr5bU">Lettura di Retablo</a>,
<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=PdMHMnZb07k">Concerto protesta</a>,
<a href="http://wilfingarchitettura.blogspot.com.es/2012/01/vincenzo-consolo-scilla-e-cariddi.html">Wilfing architettura</a>Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-75649848965713120142013-02-08T12:39:00.001+00:002013-02-08T12:39:04.922+00:00Vita da fan
Leire del gruppo B1.2, ci ha inviato la sua appassionata collaborazione in quanto fan acerrima di una nota cantante italiana. Sentite un po' quel che ci racconta.
Sono passati più di 17 anni anni dalla prima volta che sentii, per caso, una canzone di <a href="http://www.laurapausini.com/es/home-page">Laura Pausini</a> alla radio. Chiesi a mia madre chi era quella cantante che cantava "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=ujGF3yPL-fw">Marco se ha marchado para no volver</a>..." e in quel momento iniziò un percorso nuovo nella mia vita, una passione che mi ha regalato tanta gioia e momenti indimenticabili.
in quei lontani primi anni '90 ancora non esistevano i CD, c'erano quelle cassette (ancora ne ho alcune in giro per casa, sopratutto quelle di Laura) e pochi giorni dopo aver sentito quella canzone alla radio andai a comprare la mia prima cassetta, quella a cui ci tengo di più. Così è iniziato tutto, nella maniera più semplice e da allora non ho mai smesso di sentirla e così lei è diventata la colonna sonora della mia vita.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVdmLDDHGXDzg453TwJkbiwmObGKY9fktFg1dZwoJUkexFTjjhAOAeWPXWxPh59ZsjVuRlT53LbU6EkdP2hXGKOEt_6XdppFDjOZ9e2yoh77e9i4KJOTFrfpT4ep-9NzMEyPe2gaAukKs/s1600/pausini.jpg" imageanchor="1" style="clear:right; float:right; margin-left:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="145" width="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVdmLDDHGXDzg453TwJkbiwmObGKY9fktFg1dZwoJUkexFTjjhAOAeWPXWxPh59ZsjVuRlT53LbU6EkdP2hXGKOEt_6XdppFDjOZ9e2yoh77e9i4KJOTFrfpT4ep-9NzMEyPe2gaAukKs/s320/pausini.jpg" /></a></div>
Sono cresciuta con le sue canzoni. La sua musica mi ha accompagnata durante i periodi più difficili della mia vita, ma anche quelli più felici. Con le sue parole riesce a trasmettermi emozioni come poche persone sanno farlo. Non è mica facile descrivere quelle emozioni che si provano quando la ascolto a casa, ai concerti,... ma sono emozioni che mi rendono felici ed è quello che importa.
Ho avuto la fortuna di conoscere Laura, sia incontrandola faccia a faccia oppure parlando con lei sul sito ufficiale. Tutte le volte che l'ho incontrata quello che mi ha colpito di più è stato la sua dolcezza, la sua disponibilità con i fans e la sua umiltà. Stando con lei ci da l'opportunità di conoscerla ancora di più, e pure lei vuole conoscerci, sapere chi siamo. È magnifico il rapporto tra Laura e noi, un rapporto vicino, che pure quando ha preso una pausa di due anni, ci ha parlato quasi quotidianamente e poi te ne rendi conto che tutti i sacrifici fatti valgono la pena.
Ormai sono passati tanti anni e ancora questa passione c'è dentro di me. La cosa più bella di essere una fan? Conoscere delle persone MERAVIGLIOSE, eh si, lo scrivo in maiuscolo. Sono persone con cui ho stretto una bella amicizia e se non fosse per loro non avrei il coraggio di continuare a realizzare i miei sogni. Eh si, i sogni si avverano se non smetti mai di crederci, ed ecco la mia prova.
Proprio una di quelle persone che ho conosciuto grazie a Laura mi disse quando il 2012 stava per finire "Penso a tutti i momenti vissuti in quest'anno e devo ammettere che mi piace essere fan", infatti, senz'ombra di dubbio sono le parole giuste".
E voi, di chi siete fan? Credete come Leire che i sogni si avverano nella misura in cui ci crediamo con convinzione?
Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-3810564784661799692013-01-31T17:59:00.001+00:002013-01-31T18:08:28.589+00:00genitorialità positiva<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrCSQF3F3Z41c0CE2TKMjHCswDAfXRXopY5hSw9FThUEDtlYFU1fPOf9W3ainF29KWK_d-6CbDqAhqKzKmEJZFaTP5R_m_AKMpapGnjaZQtZxFSfgli7SRtdUQvJlbBq8reB3ihmra5Og/s1600/genitorialit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="143" width="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrCSQF3F3Z41c0CE2TKMjHCswDAfXRXopY5hSw9FThUEDtlYFU1fPOf9W3ainF29KWK_d-6CbDqAhqKzKmEJZFaTP5R_m_AKMpapGnjaZQtZxFSfgli7SRtdUQvJlbBq8reB3ihmra5Og/s400/genitorialit%25C3%25A0.jpg" /></a></div>
Judith, una studentessa di B2, ci ha presentato la campagna "A mani ferme" diffusa a Milano, che riguarda alcuni principi della <a href="http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/Ufficio%20Stampa/summary%20Guida_per%20stampa.pdf">genitorialità positiva</a>.
Vi starete chiedendo a cosa si riferisce.Si tratta in realtà di una campagna contro le punizioni fisiche in generale, perché si instauri una relazione serena tra genitori e figli. Questa campagna è organizzata da Save the Children e dalla Società italiana di pediatria, conosciuta come SIP, che fa parte del progetto europeo "Educate Do not punish".
L'obiettivo principale è quello di proteggere i minori da comportamenti umilianti e degradanti in tutti i contesti, come ad esempio quello familiare, attraverso azioni di sensibilizzazione sui mass media, una guida sulla genitorialità positiva e, per ultimo, con dei volantini per i pediatri.
Per sostenere i genitori nel loro ruolo educativo, il pediatra può aiutarli a instaurare una relazione positiva coi propri figli, senza fare ricorso a punizioni fisiche o in un certo qual modo degradanti. Quindi il medico può farsi promotore di un'educazione senza violenza, suggerendo ai genitori di aplicare i quattro principi base della genitorialità positiva, che riportiamo qui di seguito.
<b>1.Individuare gli obiettivi educativi a lungo termine</b>.
Molto spesso un genitore vuole che i propri figli facciano subito alcune cose e, se i bambini non obbediscono, il livello di stress aumenta. Quindi i genitori dovrebbero avere una visione più ampia.
<b>2. L'affetto</b>
Far sentire il proprio affeto, inteso come protezione fisica ed emotiva,dando quindi ai propri figli gli strumenti per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo.
In un'atmosfera di affeto, il bambino si sente al sicuro, anche se commette errori, si fida dei suoi genitori, diventando più sicuro di sé.
Non si tratta quindi di costringere e tenere sotto controllo, ma di comunicare in modo chiaro e rispettoso.
<b>3. Le aspettative</b>
In generale, per comprendere cosa pensano i figli è essenziale avere aspettative realistiche sulle loro capacità.
I genitori devono riflettere su cosa potrebbero cambiare del loro atteggiamento per aiutarli ad apprendere, e soprattutto accettare che il punto di vista dei figli può essere diverso dal loro.
<b>4. Le soluzioni</b>
Consistono nel mirare alla risoluzione dei problemi, e non agli ostacoli; diciamo che si tratta di vedere la bottiglia mezza piena, ricordandosi di far sentire il proprio affetto e di dare ai propri figli tutte le informazioni di cui hanno bisogno per imparare.
Alla fine i bambini impareranno a non far ricoso alla violenza nei loro rapporti cogli altri, avranno maggiore autostima e più rispetto per gli altri.
E voi credete che i bambini vadano educati o semplicemente accompagnati nel loro processo di crescita verso l'autonomia?
Vi suggeriamo a questo proposito la versione sottotitolata in italiano del documentario <a href="https://www.youtube.com/watch?v=UEgeclH3kyo">La educación prohibida</a>.
Fateci avere i vostri commenti!Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-53995825996007829802013-01-22T13:51:00.002+00:002013-01-22T13:51:44.127+00:00il Signor G.Sapete di chi parliamo? Ebbene sí, è proprio lui, Giorgio Gaber, cantautore milanese scomparso ben dieci anni fa, ma che lascia nella memoria degli italiani l'eco delle sue canzoni a volte così taglienti altre di una soffice ironia, come la schiuma di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Z6iSC03IYcs"><i>Lo shampoo<i></i></i></a>.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4q1HY8EId-vb3mhhwu5pt1o9diu011-Nc0dq-a4Wvljcz3eA2PcsS-w20Jh4rtwjVRz78Opi-Z5h1t0e2f1WD7LR5iNrMxOdl3INeZaQVBwOVhbip8lsyU7tQeQLCi1tpyA7bMGrk-Es/s1600/gaber.bmp" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="161" width="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4q1HY8EId-vb3mhhwu5pt1o9diu011-Nc0dq-a4Wvljcz3eA2PcsS-w20Jh4rtwjVRz78Opi-Z5h1t0e2f1WD7LR5iNrMxOdl3INeZaQVBwOVhbip8lsyU7tQeQLCi1tpyA7bMGrk-Es/s320/gaber.bmp" /></a></div>
Come possiamo leggere nella b<a href="http://www.fondazioneliberamente.it/wp/ricordando-giorgio-gaber/">iografia di Massimo Bernardini</a>, Gaber "è uno che mentre gli altri sembrano fare i conti con le cose più spicciole guarda un po’ più in là e un po’ più dentro".
Gaber ha sempre visto la fede, ogni tipo di fede, con un certo scetticismo,secondo le sue stesse parole «non fa male credere, fa molto male credere male». Parole che ci riportano al libro di Andrea Pedrinelli, <i><a href="http://www.cielidiparole.com/2013/01/ricordando-giorgio-gaber.html">Non fa male credere</a></i>. È attraverso il teatro canzone che possiamo avere un'ampia panoramica del suo pensiero <iframe width="420" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/sg_9jDQtoTY" frameborder="0" allowfullscreen></iframe> <br/>
Forse qualcuno ha seguito lo <a href="http://www.viverecremona.it/SezioneEspansa.aspx?EPID=14%7C1%7C3%7C0%7C0%7C114933%7C">spettacolo</a> <i>Gaber se fosse Gaber</i> scritto ed interpretato dal giornalista e scrittore Andrea Scanzi, al teatro Ponchielli di Cremona.
Gaber è ancora vivo in noi, con le sue parole.Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-5586584509294647572.post-85624607971172883362013-01-17T18:06:00.002+00:002013-01-17T18:06:46.141+00:00Le letture di Baricco<iframe width="420" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/w-HJkCZn7J8" frameborder="0" allowfullscreen></iframe> <br/>
Dal 17 al 20 gennaio Alessandro Baricco realizzerà una serie di <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/01/12/news/da_brook_a_celestini_dieci_anni_di_teatro-50361730/">letture al Teatro Palladio di Roma</a>. <br />
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Non perdetevele!!Antonella Fornonihttp://www.blogger.com/profile/09720035388771949251noreply@blogger.com1