mercoledì 19 ottobre 2011

indegni e indignati



Il clima da stato d'emergenza creatosi in Italia dopo la manifestazione degli indignati a Roma, ricorda il clima creatosi a Genova un decennio fa in occasione del G8. Anche allora, nell'opinione pubblica si creò una spaccatura rispetto alle modalità di rivendicazione dei partecipanti alla protesta.
Numerosi i commenti apparsi sui giornali. Se volete, potete pure ascoltare commenti radio a cui vi rimandiamo.
Se avete seguito i fatti di questi giorni, o se avete opinioni da esprimere in proposito, non esitate, nessuno vi censurerà, perché nessuno verrà considerato indegno di prendere parte al confronto di idee. Casomai si potrebbe aprire un dibattito a cui siete tutt* invitat*

17 commenti:

  1. eccoci a fare la prova per vedere se i commenti si possono postare o meno.

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  2. Ciao a tutti!!!
    Come state?Quest´anno non posso andare in scuola con voi...perché col lavoro è impossibile. Ma faro quest´anno da libero nella scuola di lingue, e scriberó quasi sempre qui. Un saluto a tutti!
    Un abbraccio,
    Aida

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  3. Non posso credere siccome la gente , sopratutto i più giovani pieni di voglia di fare stronzzate ,approfittano queste manifestazioni per fare del male a qualsisì che si metta davanti a loro.
    Forze sia una cattiva cannalizzazione di tutto quello di brutto che tutti portiamo dentro da noi...........

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  4. Be', in parte quello che dici è vero, Itxaso, molti dei danni sono stati provocati da giovani pseudocriminali (e dico pseudo solo perché fino ad allora incensurati). E' anche vero, però, che negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a una pericolosa tendenza: quella di comprovare (attraverso foto, video e testimonianze), come alla manifestazioni si infiltrassero agenti delle forze di polizia che provocavano apposta disordini per giustificare le cariche dei celerini e l'arresto dei manifestanti. Di sicuro non tutti i violenti sono infiltrati, però sia nel caso di Genova citato da Antonella, sia nel caso delle manifestazioni studentesche dell'autunno del 2008 (a cui ho partecipato personalmente), la violenza è partita da strani manifestanti, che non appartenevano a nessun gruppo, che nessuno conosceva e che sono stati miracolosamente ignorati dalle cariche della polizia. Bisogna sapere che c'è chi la violenza la fa, chi la vuole, ma anche chi la tollera, come la stragrande maggioranza dei manifestanti.

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  5. Che soddisfazione sapere che per qualcuno il nostro blog sia un modo per continuare, anche a distanza, ad usare la lingua! In italiano si suol dire "volere è potere". E, nonostante spesso si debba dare la priorità al lavoro, rimangono per fortuna spazi da dedicare a quel che ci piace.
    In quanto al disagio e alle proteste espresse da migliaia di persone scese in piazza negli ultimi tempi per protestare, come in molti altri paesi, per l'attuale situazione socio-politica ed economica, ben vengano i vostri commenti, le vostre esperienze ed opinioni. C'è molto da dire e da condividere.

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  6. Mi sembra che all'interno tutti siamo indignati!
    Baci Judith

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  7. Quando é nato il movimento del 15 M mi ha fatto molto piacere...alla fine sembrava che i nostri giovani avevano qualcosa da dire su come va male il mondo e almeno dicevano che non erano d'accordo.Non si capiva che un paese come il nostro con una disoccupazione del 22% rimanese zitto. Bisogna fare una vera rivolta sociàle perché la situazione cosi brutta che vivono molte persone non puó andare piú avanti. So cosa mi dico...anch'io sono una indignata (in certo senso lo sono da sempre)dopo 35 anni di lavoro son rimasta senza, la mia ditta é stato chiusa e 70 lavoratóri adesso restiamo a casa con tutti i problemi economici e di salute mentale che una situazione cosi comporta. E proprio ora sento alla TV il dibattito tra Rajoy e Rubalcaba..Potete imaginare la voglio che ho di sentire le bugie e le false promése di queste due che soltanto vogliono avere il potere.

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  8. Purtroppo a farne le spese, in una situazione di crisi, più o meno presunta, sono sempre le persone "comuni".
    È pur vero però che non tutto il male vien per nuocere, perché forse è il momento di ripensare alla vita non solo in una prospettiva di lavoro, e di ritrovarne il senso dentro ai rapporti interpersonali e ai tanti interessi che ci danno soddisfazione. Certo, di sola aria non si vive. Auguriamo a tutte le persone disoccupate di trovare al più presto una soluzione ai difficili problemi quotidiani.

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  9. Sono assolutamente d'accordo con Antonella! Proprio fino a due minuti fa discutevo con il mio coinquilino, un ragazzo dela mia età, su quale fosse il modo migliore di cambiare le cose...lui diceva opporsi al potere in modo deciso. Opporsi al potere, sì, ma in che modo? Lui prendeva come punto di riferimento l'Egitto e la recente rivolta. Io invece credo che una rivolta distruttiva, per quanto comprensibile e a volte diretta conseguenza di un sistema oppressivo e asfissiante non possa cambiare in meglio la società. Io credo in un altro tipo di rivoluzione, un opporsi al potere che non sia solo distruttivo, ma anche ed insieme costruttivo, che non preveda, cioè, la fine di un vecchio sistema economico, di una vecchia classe dirigente, di un vecchio partito, ma che lavori su come modificare quello che già esiste. Il concetto del "punto e a capo" per me non ha mai funzionato: l'essere umano non si costruisce per cancellazione, ma per stratificazione e compenetrazione di esperienze, ossia non si può riuscire, per quanto a volte lo si desideri, a cancellare se stessi, le proprie esperienze fino a quel momento e ricominciare da capo. Diciamo che se dovessi scegliere con chi stare io starei con Massimo Troisi che per cambiare vita dice: Io ricomincio da tre, perché tre cose buone ho fatto nella vita, perché le devo cancellare?

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  10. per capire di cosa parlo:
    http://www.youtube.com/watch?v=5RSWzN9Ozws

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  11. E allora perché non organizzare un abela mazurca clandestina? Sarebbe bello che Irene ce ne parlasse più a fondo.

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  12. Volevo dire una bella mazurca clandestina

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  13. E certo che la organizziamo! E' talmente semplice...tra l'altro proprio il 7 dicembre a Napoli si festeggiano i due anni della mazurka klandestina partenopea...di cui io sono una delle madrine!
    Se siete interessati e volete saperne un po' di più...https://www.facebook.com/#!/groups/135448433135901/ (ovviamente solo per quelli che hanno facebook...)
    Poi ne parliamo a scuola! Sarebbe davvero bello organizzarne una!

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  14. Allora facciamolo!!! io ne andró volontiere. Tutto quello che ha un'odore italiano mi piace a morire.

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  15. Anch'io ci andrò volentieri! Ma intanto provo a vedere se riesco ad imparae qualche passo di mazurca.

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  16. Nulla di più facile! Ancora non lo sapete ma avete a disposizione una delle migliori insegnanti in circolazione! Appena siamo un po' di gente organizziamo una bella lezione aperta a chiunque voglia imparare!

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  17. Irene....conta con me (non so se si dice cosí). Puoi correggerme????.. Davvero..sarebbe bellissimo fare una Mazurca Clandestina,dopo sentirte parlare questa mattina di cos'è. Buon fine della settimana!!!!

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