giovedì 11 ottobre 2012

Poesia dorsale

Sapete di cosa si tratta? Leggete la proposta degli studenti e delle studentesse di C1 e capirete. Non dimenticatevi di raccogliere il loro invito.
Un amore visionario per i libri. Per il contenitore e il contenuto. Libri che si affastellano casualmente e si incontrano magicamente. Dorsi sovrapposti: parole sovrapposte, autori schiacciati, titoli che si rincorrono, confondono. Libri che sono il mezzo, il fine, la fuga, il rifugio, la conoscenza. Sommare mischiare sottrarre: creare. Poesia, una pila apparentemente disordinata. Uno scatto. È Poesia Dorsale.Come queste , ad esempio, scritte da alcuni alunni con questa lista di libri. La poesia dorsale, tra l’altro, può diventare anche un ingegnoso e inaspettato regalo: si può dedicare una poesia donando i libri che la compongono. Altro che serenate! Un sonno senza sogni, Dacia Maraini/ Correndo verso le nuvole, Camponeschi Massimo/ Le isole del mare, Roberto Piumini/ Nel cerchio di un pensiero, Alda Merini/ Innamorati da morire, Carlotto Colaprico/ Dentro l'infinito, Giancarlo Villa/ Io non ho paura, N. Ammaniti/ Testimone inconsapevole, G. Carofiglio/ Due di due, A.De Carlo/ Una barca nel bosco, P. Mastrocola/ Per vendetta, A.Perissinotto/ Vieni via con me, R.Saviano/ Meccanica celeste, M. Maggiani/ Quando tutto tace, A. De Roma/ Caos calmo, S. Veronesi C. MAGRIS, Danubio A. CAMILLERI, Un filo di fumo S. VASSALLI, La chimera P. MASTROCOLA, La scuola raccontata al mio cane P. MASTROCOLA, Più lontana della luna G. BASSANI, Il giardino dei Finzi-Contini F. VOLO, Un posto nel mondo P.RUMIZ, La leggenda dei monti naviganti A. PENNACCHI, Canale Mussolini S. MORANDI, Il pozzo dei desideri M. POLIDORO, Marta che aspetta l’alba A. MERINI, Vuoto d’amore P. VALDUGA, Cento quartine e altre storie d’amore Prova anche tu a comporre una poesia dorsale con questa lista o aggiungendo altri titoli di libri che hai letto!

appendete la vostra parola

"(...) le rispetto molto, le parole: mi danno da vivere, e a volte cerco di restituire il favore. E poi le parole sono davvero importanti, più di quanto tanti pensino e a volte per ragioni che non vorremmo." Questo è quanto dice il traduttore Roberto Serrai in un interessante articolo sul valore della parola. E aggiunge in un altro passo "L’impoverimento del linguaggio, e quindi della nostra vita, è anche frutto del nostro quotidiano rinunciare e voltare lo sguardo." Altri spunti di riflessione a tal proposito li possiamo trovare in alcuni spezzoni del programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano Quello che (non) ho, che a sua volta ci rimanda all'omonima canzone di De André, rivisitata poi dai Litfiba Se vien voglia anche a voi di "appendere" qui la vostra parola, non esitate! Ogni vostro contributo sarà prezioso, di qualunque natura esso sia.