mercoledì 25 gennaio 2012

Terroni



Terroni è il libro di Pino Aprile pubblicato da Piemme, nella cui presentazione possiamo leggere queste parole:
"Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero? Perché, festeggiati i centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia.Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione.Percorrendo la storia di quella che per alcuni è conquista, per altri liberazione, l’autore porta alla luce una serie di fatti che, nella retorica dell’unificazione, sono stati volutamente rimossi e che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente finestra sulla facciata del trionfalismo nazionalistico.Terroni è un libro sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se centocinquant’anni non sono stati sufficienti a risolvere il problema, vuol dire che non si è voluto risolverlo. Come dice l’autore, le due Germanie, pur divise da una diversa visione del futuro, dalla Guerra Fredda e da un muro, in vent’anni sono tornate una. Perché da noi non è successo?"
Credete anche voi che dietro ai festeggiamenti non ci sia che vuota retorica e che il Sud si trovi in una situazione di sempre maggiore emarginazione? O forse starsene ai margini dell'Europa dei capitali non è che un bene? Guardatevi alcune testimonianze del Movimento dei Forconi creatosi dalla base e cercate di trarre le vostre conclusioni.

mercoledì 18 gennaio 2012

lo scrittore falegname



Dopo le conversazioni con DAVIDE LONGO scrittore e quant'altro, abbiamo analizzato come costruire un testo dall'osservazione del reale, in tutti i suoi dettagli
Ascoltiamo l'intervista rilasciata a farhenheit
Dal suo sito e dall'incontro con lo scrittore, intuiamo la possibilità dello scrivere con tutti i nostri sensi, coscienti della predominanza della vista nella comunicazione per immagini, come un retaggio.
E a voi, come piace scrivere?

lunedì 9 gennaio 2012

l'altra umanità



Aida ci fa sapere che Hans, un anonimo senzatetto abitante a Bolzano, ha perso la vita durante le feste natalizie. Eppure lo conoscevano in tanti, con diversi nomi.
E come lui, la popolazione che deve affondare nei cassonetti dell'immondizia per sopravvivere è in aumento. Basti pensare, come denuncia il comico Crozza ospite fisso a Ballarò, che il 10% degli italiani detiene ben la metà della ricchezza del Belpaese.
Buon viaggio Hans, che la tua meta sia un po' più ospitale di quell'Italia che hai conosciuto.
"I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio." Recita la Mazzantini nel suo romanzo Zorro, che naturalmente vi consigliamo.
Ma noi saremmo capaci di vivere come i barboni?