Questo è uno strumento per usare la lingua italiana, ma anche per approfondire qualsiasi argomento di nostro interesse, e commentare inoltre quanto presentato a lezione da chi vi partecipa. Il blog va curato, nel senso che se non lo alimentiamo con le nostre opinioni e informazioni, perde senso. Perciò saranno benvenuti tutti gli interventi di qualsiasi tipo! Nessuno vi interromperà correggendo il vostro italiano, non abbiate paura.
giovedì 11 ottobre 2012
appendete la vostra parola
"(...) le rispetto molto, le parole: mi danno da vivere, e a volte cerco di restituire il favore. E poi le parole sono davvero importanti, più di quanto tanti pensino e a volte per ragioni che non vorremmo."
Questo è quanto dice il traduttore Roberto Serrai in un interessante articolo sul valore della parola. E aggiunge in un altro passo
"L’impoverimento del linguaggio, e quindi della nostra vita, è anche frutto del nostro quotidiano rinunciare e voltare lo sguardo."
Altri spunti di riflessione a tal proposito li possiamo trovare in alcuni spezzoni del programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano Quello che (non) ho, che a sua volta ci rimanda all'omonima canzone di De André, rivisitata poi dai Litfiba
Se vien voglia anche a voi di "appendere" qui la vostra parola, non esitate!
Ogni vostro contributo sarà prezioso, di qualunque natura esso sia.
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Saranno state le cinque del mattino, la corsia di un qualsiasi ospedale, una voce fredda: "Familiari di Franisco Alava? Ha avuto un grave problema respiratorio. È appena morto" Parole dette da un medico una notte fredda d'inverno, pioveva a dirotto"
RispondiEliminaIn media ogni umano ricorda distintamente il tempo di almeno otto giorni della sua vita. Ciascuno collega il ricordo del tempo atmosferico a un suo momento, il matrimonio, la morte del padre, la nascita di un figlio e così via. Con le parole capita lo stesso, ogni umano collega il ricordo di una frase, di una sentenza a un momento particolare della sua vita. Parole fredde che resero il giorno buio oppure parole belle che resero la notte chiara. Parole dette, parole ascoltate, parole lette, parole scritte, parole di vita, parole di morte, parole d'amore, addirittura parole sognate, comunque sia parole che non dimenticheremo mai più e che per una qualsiasi ragione un giorno ci commossero e tuttora riamangono dentro di noi. Ringrazio la parola, il suo potere.
Anche noi ti ringraziamo Arantza per il tuo contributo. Vedo che l'italiano continua ad essere una delle tue tante passioni. E che sarebbe la vita senza di esse?
RispondiEliminaIo non potrei fare a meno delle passioni, neanche di fare le cose con passione, quindi la vita senza di esse? Per me non avrebbe nessun senso. Le passioni a me rendono felice e riescono a travolgermi come un'onda inarrestabile, nel senso che più ne ho, più ne vorrei, per cui di solito devo stare attenta allo scopo di mantenere ragione e passione in equilibrio. Attraverso gli anni ho cercato di imparare a riconoscere la mia intelligenza emotiva e poi ad "allenarla".
RispondiEliminaPenso al tango come alla danza che rappresenta l'armonia perfetta tra una tecnica d'esecuzione impecabile e una passione travolgente, che guida l'interpretazione dei musicisti e le movenze dei ballerini. La ragione e il sentimento si fondono in un unico movimento, in equilibrio tra razionalità e anima.
È bella la parola ‘bandinella’.
RispondiEliminaAnche a me piacerebbe avere una parola così nella mia lingua, forse dovrò andare in strada a cercare di trovarla, visto che, secondo un vecchio proverbio, “tutto quello che ha un nome esiste” (e, quindi, quello che non ha nome, non esiste)...
Certo che il linguaggio si impoverisce. E sì, in certi aspetti, siamo pigre e ci contentiamo con poco, soltanto un centinaio di parole e basta. Figurati, c’è gente che ha più abbigliamenti e scarpe nell’armadietto...
Diceva uno scrittore, tanti anni fa, che la lingua non si assomiglia afatto al sapone, la lingua è giusto il contrario: quanto più usiamo il sapone, tanto più si consuma. Invece, con le parole succede tutta un'altra cosa: quanto più le usiamo, tanto più ricche saranno loro e tanto più ricche saremo anche noi. Dunque, per dare impulso a le parole, occorre usarle, ripeterle, rifarle di nuovo a viva voce. Dai, non lasciare che muoiano le parole vecchie, come i fiocchi di neve che vengono giù sulla terra in silenzio
http://mugati.com/2012/01/13/bernardo-atxagaren-hitzen-heriotza-poema/
http://www.tumblr.com/tagged/muerte-y-vida-de-las-palabras