giovedì 18 ottobre 2012

CHIODO SC(HI)ACCIA CHIODO

È il nome del blog del dipartimento di italiano della EOI di Sagunto. Visitatelo! Ma si tratta anche di un proverbio. Sapete cosa significa? Conoscete altri proverbi e modi di dire italiani che vi piacciono in particolar modo? Sicuramente sì. E allora coraggio! Mandatecene una valanga, e chi più ne ha più ne metta. Quando ne avremo collezionati un bel po', pubblicheremo una lista. La vostra collaborazione è però indispensabile.

11 commenti:

  1. Ciao a tutte/i!!

    A me piaciono moltissimo Lavarsene le mani ed chi la dura la vince....sempre che posso uso questi negli scritti!!
    Ma conosco altri:
    -Alzarsi con il piede sinistro
    -Non promettere mari e monti
    -Meglio soli che mal accompagnati
    -Meglio tardi che mai
    Un saluto!!




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  2. Ciao, in spagnolo mi sembra abbiamo un proverbio con lo stesso significato. " La macchia della mora con un'altra verde si toglie "
    Di solito si utilizza quando parliamo di delusioni, amori falliti.

    Ma anche in un contesto generale, partendo dell'ipotesi che la vità è un po' complicata e di quando in quando ci troviamo di fronte a un problema è a questo punto,quando non c'è niente di meglio che avere un altro per poter dimenticarlo oppure togliergli l'importanza e così ricominciare di nuovo.
    Siete d'accordo ?

    Per altro, dei proverbi mi piacciono molti, ma sceglierei questi:

    "La notte porta consiglio"
    "Chi si contenta gode "
    "Presto e bene non marciano insieme "

    Saluti.

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  3. "Batti il ferro finché è caldo, condizione sine qua nom perché le tue cose vadano a gonfie vele, cioè per il meglio" diceva mia nonna. Nella mia vita, fino a quel giorno i mie progetti erano sempre andati a catafascio. Io, di solito facevo le cose alla carlona, ovvero senza cura e tocavo ferro. Purtroppo non mi sentivo in una botte di ferro, toccare questo metallo non era sufficiente! Oltre a toccare ferro, dovevo farmi in quattro, sudare le sette camicie e poi cogliere l'occasione, solo così avrei raggiunto i miei obiettivi. Un giorno decisi di fare caso alla nonna e in quattro e quattr'otto tutto andò liscio come l'olio.

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  4. Ma siete davvero eccezionali!! Con gente come voi anche noi insegnanti possiamo dormire sogni tranquilli, visto che ne sapete una più del diavolo. Si fa per dire, ovviamente.
    La storia della mora io, sinceramente, non la conosco, ma forse c'è qualcuno che può dare una risposta più esauriente.
    Un grazie di cuore per i vostri contributi.

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  5. E visto che io gioco in casa e non sarebbe corretto mi limito a darvi un proverbio napoletano che diceva sempre nonno Pasquale, il mio mtico nonno contadino, vediamo se qualcuno capisce cosa vuol dire:
    "Chi nun ten curaggio nun se cocca cu 'e femmene bell!"

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  6. Tre proverbi o modi di dire che mi piaccono moltissimo:

    Prendere due piccioni con una fava
    Prendere fischi per fiaschi
    Conoscere un luogo come le proprie tasche

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    1. La persona che ha scritto questi tre proverbi è una ex-allieva della scuola. Sono Norma ma non so che cosa ho fatto che non appare il mio nome. Irene, cosa significa il tuo proverbio napoletano?

      Un bacione a tutti,

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  7. Salve a tutte!sei bravissime coi proverbi!Irene ti prego, neanche io so che cosa significa il tuo proverbio Napoletano...mistero?
    Voglio fare il mio contributo:
    - Lontano dagli occhi, lontano dal cuore
    - Meglio un uovo oggi che una gallina domani
    - Il mattino ha l'oro in bocca

    Baci baci Judith

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  8. E va bene, svelerò il mistero: la traduzione letterale sarebbe:
    "Chi non ha coraggio, non va a letto con le belle donne".
    Un po' come il più conosciuto "chi non risica non rosica", ma in versione sensuale partenopea...sì, da una prospettiva esclusivamente maschile!
    Ma lasciando il proverbio e facendo uscire la deformazione della filologa, notate il verbo tenere al posto dell'avere?
    'coccarsi' è la trasformazione di 'coricarsi', ossia mettersi a letto.
    Vi è piaciuto? ;)

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  9. Se non è zuppa è pan bagnato... E se son rose fioriranno!

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  10. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Ovvero, in spagnolo: tanto va el cantaro a la fuente... que al final se rompe.

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