Questo è uno strumento per usare la lingua italiana, ma anche per approfondire qualsiasi argomento di nostro interesse, e commentare inoltre quanto presentato a lezione da chi vi partecipa. Il blog va curato, nel senso che se non lo alimentiamo con le nostre opinioni e informazioni, perde senso. Perciò saranno benvenuti tutti gli interventi di qualsiasi tipo! Nessuno vi interromperà correggendo il vostro italiano, non abbiate paura.
martedì 24 aprile 2012
Facciamo cambiare strada all'italia
"Facciamo cambiare strada all'Italia". Lo ripetono in tanti, da tutto il mondo della cultura e della scienza. E la strada è quella più sostenibile, meno inquinante e più vivibile che raccontano Margherita Hack, Susanna Tamaro, Marc Augè, Jovanotti. E ancora Paolo Belli, Nicola Savino, Ascanio Celestini, Litfiba, Max Pezzali e Filippa Lagerback. Si moltiplicano le adesioni alla manifestazione del 28 aprile a Roma organizzata dal movimento o #Salvaiciclisti - per la sicurezza dei cittadini che si spostano in bici - nato sul web a febbraio scorso per lanciare un messaggio a favore della ciclabilità urbana. In vista della "bicifestazione" ai Fori Imperiali, l'Adnkronos - a firma di Paolo Bellino - ha intervistato alcuni esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno deciso di sostenere #Salvaiciclisti lanciando un appello di partecipazione: "Il 28 aprile tutti a Roma ai Fori Imperiali, perché l'Italia cambi strada", questo lo slogan. Adesioni variegate e trasversali. Con alcuni messaggi, che sono insieme un appello a rendere più vivibili le nostre città.
Se volete prendere parte ad un'inchiesta portata avanti da Repubblica, potete esprimere la vostra opinione in merito a diversi aspetti ambientali.
Ma potremo davvero salvare l'ambiente scegliendo di pedalare un po' di più?
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Io direi proprio di sì! Fermo restando che non basta, ovviamente, limitare l'azione salvambiente alla bici, io credo che riscoprire l'utilità di andare in bicicletta aiuta a capire che molte cose che consideriamo fondamentali per il nostro benessere (tipo l'automobile) in realtà non lo sono. Pensate a grandi città come Roma dove anche distanze minime sono eterne da percorrere a piedi e a mezzi di trasporto ancora inesistenti...la bici non solo aiuterebbe a decongestionare il traffico, ma anche il cervello! Se avessi avuto la possibilità di andare in bici da casa mia all'università quando abitavo lì avrei guadagnato almeno 5 anni di vita!
RispondiEliminaInnanzitutto bisogna dire che pur non essendo il traffico l'unica causa dell'inquinamento atmosferico,(se siete interessati a questo tema, informatevi delle emissioni inquinanti provocate dagli aerei, ESAGERATO), forse è una delle più importanti. Il rumore che emettono i motori delle automobili e i gas nocivi che i loro tubi di scarico tirano fuori, sono una vera minaccia per la salute psico-fisica dei cittadini. Oltre a provocare molte malattie dell'aparato respiratorio, causano disturbi del sonno e dell'umore, quindi l'utilizzo delle biciclette in città potrebbe arrivare ad essere la soluzione a tanti problemi. Siccome riduce la sedentarietà e favorisce l'attività fisica, potenziarne l'uso, sarebbe una bell'idea! Per cui io direi proprio di sì alle biciclette, e non solo d'estate! Eppure non sono sicura se tutte le conseguenze sarebbero state positive per la nostra salute. Io mi chiedo fra me e me: Oggi giorno spostarsi in bicicletta nelle grandi città, è possibile? Come si fa a dire che una città è ciclabile? Senz'altro, ce ne sono molti, che in questi ultimi tempi, scelgono questo mezzo di trasporto, ma questo vuole dire che i centri urbani sono a misure di due ruote? Secondo me, se la città fosse un cibo, la bicicletta e le auto, cioè due dei suoi due ingredienti lo renderebbero immangiabile! Certo, sono molti i problemi con cui i ciclisti urbani si trovano un giorno dopo l'altro: gli incidenti stradali prodotti dalle automobili e dal loro totale predominio sulle strade, l'impossibilità di respirare l'aria nociva prodotta dai metalli pesanti che, dappertutto, allagano lo spazio e cosi via. Difatti, dopo aver usato, per molti anni le due ruote, un mio amico ha dovuto metterle in soffitta. La causa? Ha avuto un serio problema respiratorio dovuto alle emissioni nocive dei motori, soprattutto diesel. Quando si fermava dietro una qualsiasi macchina in un semaforo, inghiottiva tutti questi gas, purtroppo! Quindi, è importantissimo rendere consapevoli i cittadini perché usino la bici o si spostino a piedi, comunque perché dimentichino le auto in città! Siccome lo spazio urbano che occupa l'automobile è grandissimo, i pedoni siamo stati relegati a un secondissimo piano, i marciapiedi sono piccoli e stretti, e le risorse che consume sono smisurate, l'uso dell'auto in città dovrebbe vietarsi. E ve lo dice una persona nemica delle proibizioni, tuttavia questo caso mi sembra davvero speciale. Fermate gli occhi, per alcuni secondi e immaginatevi una piacevole passeggiata sia a piedi che in bicicletta, in mezzo a un grande viale, senza nessuna macchina! Uffa che piacere... Magari qualche giorno fosse possibile!
RispondiEliminaScusatemi, quando ho scritto il testo mi sono confusa. Se la città fosse un cibo, le biciclette e le auto, cioè questi due ingredienti mischiati, lo renderebbero immangiabile! Assaggiamo questo cibo puro, senza mescolanze! Quindi, almeno nelle grandi città, evviva la bici, fuori le auto!!!
RispondiEliminaAncora, scusatemi, ma c'è un'altra frase che può essere confusa. "Se nel caso che, fino ad oggi, avessimo usato la bicicletta in città, le conseguenze sarebbero state positive per la nostra salute oppure non tanto?". Facevo riferimento soprattutto alla vicenda che vi ho raccontato del ragazzo che si è ammalato, come conseguenza dei gas nocivi e agli incidenti stradali. Per il resto, senz'altro che la nostra salute si sarebbe vista migliorata!!! Ancora scuse e grazie.
RispondiEliminaAnche io direi di si!! e per la salute va benissimo pedalare un po!!
RispondiEliminaBaci Judith
Hai voluto la bicicletta? Pedala!
RispondiEliminaÈ un detto italiano. Ma qualcuno sa che vuol dire?
La domanda non vuol essere altro che un decongestionante dei gas discarico che noi povere cicliste ci dobbiamo sorbire.