martedì 30 ottobre 2012

LA PIÙ BELLA DEL MONDO

Benigni, dopo la presentazione in tv della Divina Commedia, e il suo commento al Quirinale sull'Unità d'Italia, si riproporrà ora in una nuova trasmissione prevista per il 17 dicembre, in pieno periodo prenatalizio, per parlare della Costituzione italiana, "la più bella del mondo" appunto, secondo le sue parole. Ma sarà poi così disinteressata la trasmissione del comico italiano? Da cosa pensate possa essere motivata la sua scelta? A voi la parola!

4 commenti:

  1. La Costituzione italiana dovrebbe essere l'antidoto a quel che di orrendo sta accadendo in Italia. Dovrebbero essere leggi correnti di un pensiero e non carta morta. La Costituzione recita che tutti gli uomini hanno pari dignità, che lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che impediscono il vero sviluppo della persona umana, che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro che è un diritto. Che ciascuno deve aspirare a una vita libera e dignitosa e che in questo lo Stato deve essere un sostegno. Sono concetti, promesse su cui è fondato un Paese che non si possono ritirare. Ma in Italia non si è del tutto convinti che le leggi contenute nella Costituzione siano le loro leggi. La maggioranza degli italiani, per molte ragioni, guardano lo Stato e la legalità con diffidenza come un ostacolo alla realizzazione personale. Mi sembra benissimo che vada in onda un programma intitolato "La più bella del mondo" dove probabilmente si difenderá la Costituzione, eppure si difenderà un sogno da realizzare attraverso un continuo progresso. Mi sa che Begnini tuttora è uno dei privilegiati che si può permettere Ville e case al mare, che riceve compensi milliardari per leggere un libro,quindi eloggiare la Costituzione italiana? Chi è ricco come Begnini ha tutti gli interessi a non cambiare niente e a parlare a vanvera.

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    1. Lo Stato deve essere un sostegno che garantisca la libertà degli uomini(come ha detto Arantza), e nello stesso tempo deve intervenire il meno possibile nella vita dei suoi concittadini. La Costituzione deve garantire questa libertà e questa no interventzione, e poco di più(uguaglianza di fronte alla legge,eccetera...).
      Mi è venuto in mente quello che diceva Giovanni Falcone, e l'ho cercato. Ecco qua: "Io credo nello stato, e ritengo che sia proprio la mancanza di senso dello stato, di stato come valore interiorizzato, a generare quelle distorsioni presenti nell'animo siciliano: il dualismo tra società e stato...Che cosa se non il miscuglio di anomia e di violenza primitiva è all'origine della mafia? Quella mafia che essenzialmente, a pensarci bene, non è altro che espressione di un bisogno di ordine e quindi di stato."

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    2. Grazie Florinda per averci ricordato le parole di Falcone. Pur condividendo o meno la sua opinione,è sicuramente un interessante spunto di riflessione.

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  2. Non mi sembra che Benigni si meriti un rimprovero così aspro per fare una trasmissione per parlare della Costituzione italiana, Arantza. Non so quanto guadagnerà per farla ma non è detto che un lavoro di questo tipo non debba essere ben pagato, se ben fatto... Stiamo parlando di un professionale... e immagino non sia per niente facile fare una trasmissione su un tema così serio senza che diventi alla fine un mattone insopportabile.
    Staremo a vedere...

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