lunedì 21 marzo 2011

È sempre Carnevale



Anche se ormai, con l'arrivo della primavera in coincidenza con una Luna molto vicina alla Terra como non lo era stata da parecchi anni e come non si ripeterà se non fra 95 anni, del Carnevale non resta che il ricordo, possiamo dire che nella nostra vita è un po' sempre Carnevale. Nel senso che spesso ci capita di indossare una maschera anche al di fuori di questo periodo.
E allora Jean ci offre un'interessante storia dell'abitudine di origine veneziana di indossare la maschera e delle svariate funzioni che ha rivestito nel tempo.

La maschera in una città come Venezia ha origini antichissime e veniva utilizzata per molti mesi durante l’anno.
La loro storia risale a molti anni fa. Nel 1271 esisteva già, una scuola dei "maschereri". Erano fatte di argilla per il modello, gesso per il calco, cartapesta, colla di farina, garza e colori per dipingerla. Nel 1773 esistevano ufficialmente 12 botteghe di maschere. Ma sembra che erano poche in confronto all'uso che se ne faceva in quegli anni.
Le maschere erano permesse dal giorno di Santo Stefano, data che stabiliva il giorno dell’inizio del Carnevale Veneziano, fino alla mezzanotte del Martedì Grasso, che concludeva il Carnevale.
C’era un altro periodo dell’anno, dove si potreva indossare la maschera: durante la quindicina dell’Ascensione oppure dal 5 ottobre fino all’inizio della novena di Natale.
Nel 1600 si abusava talmente nell'uso della maschera che il governo della Repubblica di Venezia aveva fatto una regola che ne limitavano l'uso. Si proibiva di indossarla nei periodi che non fossero quelli di carnevale, nei luoghi di culto e indossarla ad orari prestabiliti. L'uso della maschera veniva proibito alle prostitute e agli uomini che frequentavano i casini. Ma era d’obbligo in cerimonie ufficiali e feste pubbliche.

Devo dire che il travestimento veneziano per eccellenzia era la “bauta”, indossata da uomini e donne. E non era usata solo nei giorni di carnevale, per i Veneziani era un travestimento che utilizzavano in svariate occasioni. La bauta è formata da:
· un velo nero o tabarro
· un tricorno nero
· una maschera bianca
Oggi a queste maschere si accompagnano travestimenti contemporanei frutto della creatività.
Quest’ anno il carnevale è stato dal 26 febbraio fino all’8 marzo.

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