lunedì 9 gennaio 2012

l'altra umanità



Aida ci fa sapere che Hans, un anonimo senzatetto abitante a Bolzano, ha perso la vita durante le feste natalizie. Eppure lo conoscevano in tanti, con diversi nomi.
E come lui, la popolazione che deve affondare nei cassonetti dell'immondizia per sopravvivere è in aumento. Basti pensare, come denuncia il comico Crozza ospite fisso a Ballarò, che il 10% degli italiani detiene ben la metà della ricchezza del Belpaese.
Buon viaggio Hans, che la tua meta sia un po' più ospitale di quell'Italia che hai conosciuto.
"I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio." Recita la Mazzantini nel suo romanzo Zorro, che naturalmente vi consigliamo.
Ma noi saremmo capaci di vivere come i barboni?

6 commenti:

  1. Ciao!!
    Grazie per pubblicare questo articolo...è l´unica maniera di poter parlare dei borboni...che abitano con noi, ma la gente non pensa a loro...Mia sorella vive a Bolzano è lo conosceva...era parte della città. Tanti hanno scelto vivere così, ma altretanti non possono scegliere un´altra vità...mi ricorda tantissimo la canzone Piazza Grande di Lucio Dalla (dedicata a un senzatetto che ha trovato nella Piazza Grande la sua casa)ascoltatela http://www.youtube.com/watch?v=5eGCIoJCsnk&feature=related
    ..Ciao Hans!

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    1. Non so chi riuscirà a leggere questo messaggio...volevo dire a chi di voi non lo sapesse che il mitico autore della bella canzone sopracitata purtroppo è morto l'altro ieri...
      In questo momento, proprio in piazza Grande a Bologna, gli italiani stanno omaggiando con un ultimo saluto il piccolo grande Lucio Dalla, cantautore italiano meraviglioso che ha segnato la storia della musica e della cultura italiana.
      Ciao Lucio!

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  2. https://www.facebook.com/leire5512 gennaio 2012 alle ore 13:47

    che riposi in pace... Ciao Hans!

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  3. L'aver pubblicato questa notizia è stata una buona occasione per riallacciarci ad altri aspetti dell'Italia e per aprire un nuovo dibattito a cui speriamo partecipiate!!!
    Grazie Aida per averci offerto questo spunto.

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  4. La situazione dei cosiddetti "barboni", ovvero 'senza tetto', ovvero 'persone senza fissa dimora', nella scala crescente del linguaggio politically correct, è abbastanza sconosciuta. Sconosciuta nel senso che è talmente nota da un punto di vista quotidiano che quasi nessuno si domanda chi e cosa ci sia dietro quel carrello della spesa usato come casa ambulante, sotto i cartoni, dentro a pantofole di due colori diversi che si trascinano per le piazze della città.
    Siamo così abituati a vedere i barboni che non ci chiediamo perché una persona vive per strada, se l'ha fatto per scelta, se è stata costretta, cosa l'ha spinta, ma soprattutto se ha bisogno d'aiuto.
    Per quel che vedo si parla dei barboni o come idoli romantici, ostinati e contrari rispetto alla frenesia consumista occidentale, o come gli ultimi diseredati della terra, ma giusto quel tanto che basta a suscitare una pietà un po' troppo facile, giusto per ricordarci di essere umani e avere una sensibilità.
    Insomma ci teniamo distanti, in ogni caso. Forse la cosa migliore sarebbe smetterla di 'considerarli come' e iniziare a conoscerli, singolarmente, per capire chi sono, cosa fanno, perché, e se possiamo fare qualcosa per loro. "A modo mio, avrei bisogno di carezze anch'io."
    E magari scoprire il contrario, e lasciare che siano loro a fare qualcosa per noi. Forse.

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  5. Aida mille grazie per la tua notizia, mi ha colpito moltissimo, però è la realtà. Che cosa possiamo fare e che cosa posonno loro fare per noi? questa è una buona domanda...
    Hans riposi in pace!
    Baci

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